«Lopzione militare non è una soluzione. La violenza va condannata fermamente»
”In questi giorni - ha detto Benedetto XVI –assistiamo ad una recrudescenza della violenza che provoca danni ed immense sofferenze alle popolazioni civili. Una volta di più vorrei ripetere che l’opzione militare non è una soluzione e che la violenza, da qualunque parte essa provenga, va condannata fermamente. Auspico che con l’impegno della comunità internazionale la tregua nella striscia di Gaza sia rimessa in vigore e che siano rilanciati negoziati di pace per ridare condizioni di vita accettabili alla popolazione.”
Giovedì sera il Consiglio di sicurezza dell’ONU aveva deciso di chiedere sia ad Israele che ad Hamas l’immediata cessazione del fuoco . La risoluzione aveva avuto 14 voti a favore e l’astensione degli Stati Uniti. Ma questo appello dell’ONU è caduto miseramente. Hamas ha fatto sapere tramite un suo portavoce dal Libano di “non poter accettare la risoluzione in quanto non è nell’interesse del popolo palestinese”,mentre il premier israeliano Olmert,dopo una riunione con i ministri interessati, ha ritenuto la risoluzione “non realizzabile”. Il ministro degli esteri Livni ha dichiarato:”Israele sta agendo ed agirà per tutelare le esigenze di sicurezza dei suoi cittadini e per il suo diritto all’auto difesa.”
Ieri, 14^ giorno dall’inizio delle ostilità nella striscia di Gaza , esercito ed aviazione israeliana hanno interrotto, per il terzo giorno, dalle 13 alle 16 i bombardamenti per una tregua. Queste tre ore sono servite per recuperare i cadaveri sotto le macerie delle case distrutte e per rifornire la popolazione stremata e priva di acqua e cibi. Fino ad ora il bilancio della guerra è altissimo: oltre 700 palestinesi morti, di questi 250 sarebbero bambini, oltre 3000 i feriti,1000 dei quali bambini, mentre da parte israeliana le vittime sarebbero 11.
Purtroppo a gettare benzina sul fuoco è il libico Gheddafi che ha lanciato un appello a tutti gli arabi perchè vadano a combattere a fianco dei palestinesi.
Il coordinamento degli affari umanitari dell’ONU ha messo sotto accusa Israele in quanto sulla base di testimoni oculari , qualche giorno fa soldati israeliani , in un quartiere di Gaza, avrebbero costretto un centinaio di palestinesi, metà bambini, a radunarsi in un caseggiato ordinando loro di rimanere all’interno, ma 24 ore dopo l’abitazione è stata bombardata. I morti sarebbero numerosissimi.
E’ proprio per porre termine a questi massacri, che Papa Ratzinger ha concluso il suo discorso ai diplomatici in questo modo in occasione delle prossime elezioni in Israele “emergano dirigenti capaci di far avanzare con determinazione il processo di pace e che possano guidare i loro popoli verso la difficile ma indispensabile conciliazione.”