Carabinieri: nell'Ascolano è la droga la vera emergenza

Carabinieri: nell'Ascolano è la droga la vera emergenza

Nel 2008 arrestate 132 persone, 180 denunciate e sono stati sequestrati 18 kg di stupefacente

rispetto alle circa 43mila del 2007 (+24%). Lo confermano i dati resi noti oggi dal comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Patrizio. Il vero problema dell'Ascolano però rimane quello legato alla droga. Nel corso del 2008 sono state arrestate 132 persone, 180 denunciate e sono stati sequestrati circa 18 kg di stupefacente. «La droga è la vera emergenza – commenta il Comandante Patrizio – per il resto ho notato, da quando mi sono trasferito nell'Ascolano (dallo scorso settembre ndr.), un'alta qualità di vita». In tutto sono stati 11.168 i delitti che hanno richiesto l'intervento dei carabinieri (circa l'89% di quelli denunciati nella provincia). Complessivamente sono state arrestate 557 persone, 3.674 quelle denunciate. Controllati 183.486 automezzi (+7,5%) e 235.175 persone (+5%). Sono state elevate 11.562 multe al codice della strada, ritirati 1.217 documenti di circolazione e 638 patenti (+23%) con il sequestro di 232 automezzi.
Delle 39 rapine in banca, di cui 35 consumate e 4 tentate, 14 (35,89%) sono state scoperte dall’Arma dei Carabinieri, che ha provveduto all’arresto di 31 persone e alla denuncia in stato di libertà di altre 36. «Le banche stanno adeguando le loro misure di sicurezza ed in questo modo le rapine diventano sempre meno efficaci – spiega Patrizio -  Nel 2008 inoltre 3 rapine sono state colte in flagranza di reato. In casi come questi, serve ovviamente anche un pizzico di fortuna, bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto». Infine un attestato d'amore del Comandante Patrizio alla città di Ascoli: «Vedo un gran senso di rispetto dei cittadini nei confronti delle Istituzioni. Sono rimasto molto colpito da Ascoli. Ho lasciato Firenze, ma non la rimpiango».

Ecco di seguito le maggiori operazioni conseguite:  

- il 25.01.2008, in Acquaviva Picena (AP) veniva rinvenuto il cadavere semi carbonizzato del cittadino albanese KECI Petrit, pregiudicato, ucciso a colpi d’arma da fuoco. Le successive indagini avviate dal Nucleo Investigativo in collaborazione con la Sezione Anticrimine di Ancona e la Compagnia di San Benedetto del Tronto, permettevano di catturare in tempi brevissimi i tre autori dell’omicidio, connazionali della vittima, di cui uno rintracciato in Spagna. Tutti sono stati recentemente condannati a 30 e 18 anni di reclusione, al termine del processo di primo grado, celebrato con rito abbreviato davanti al GIP di Ascoli Piceno;

- l’Aliquota Operativa della Compagnia di Ascoli Piceno nel mese di giugno 2007 avviava un’indagine in relazione ad un traffico di eroina nella città di Ascoli Piceno, con collegamenti verso le province di Teramo e Pescara. Nel mese di gennaio 2008 sono state eseguite, in Ascoli Piceno, Pescara, Genova e Siena 27 misure cautelari (operazione “Lucignolo”);

- nel mese di marzo l’Aliquota Operativa della Compagnia di Montegiorgio, portava a termine attività info-investigativa finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che consentiva di arrestare, in esecuzione ordinanza custodia cautelare, un cittadino libanese irregolare sul territorio nazionale, il sequestro di 550 grammi di eroina e di € 9.430 in contanti;

- nel mese di aprile il Nucleo Investigativo, a seguito di indagini attivate su input della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, dava esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di un cittadino nigeriano ritenuto responsabile di traffico illecito di stupefacenti del tipo Marijuana, al quale erano diretti due pacchi spediti dalla Nigeria, intercettati dalla P.G. operante, contenenti, complessivamente, kg 4,400 di stupefacente (operazione “Eghaghe”);

- nel gennaio 2007 l’Aliquota Operativa della Compagnia di Fermo avviava un’attività di indagine in relazione ad un vasto traffico di cocaina ed eroina gestito da soggetti di origine albanese e pakistana. L’attività investigativa consentiva il rinvenimento di un cospicuo quantitativo di droga e l’arresto di 8 persone. Nel prosieguo delle investigazioni emergeva il coinvolgimento di personaggi di origine campana e l’esistenza di un nuovo canale di approvvigionamento proveniente dal capoluogo partenopeo. Nell’aprile 2008 venivano infine eseguite 23 ordinanze di custodia cautelare (operazione “Mare/Monti”);

- nel mese di maggio l’Aliquota Operativa della Compagnia di Ascoli Piceno, nell’ambito di attività antidroga eseguiva 7 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di cittadini albanesi e ascolani (operazione “Gas”);

- nel mese di giugno il Nucleo Investigativo avviava un’indagine relativa ad un traffico di sostanze stupefacenti proveniente dalla Calabria. L’attività permetteva di trarre in arresto due pregiudicati calabresi, con il sequestro di circa 270 grammi di cocaina (operazione “Chemist”);

- nell’ambito di attività antidroga l’Aliquota Operativa della Compagnia di Ascoli Piceno traeva in arresto 4 cittadini ascolani per detenzione ai fini di spaccio di ben 17,5 Kg di hashish. Ne scaturiva un’attività di indagine che si concludeva con l’emissione di emissione di misura cautelare nei confronti di 22 soggetti indagati, eseguite in data 20 settembre 2008 (operazione “Record”);

- nel mese di ottobre l’Aliquota Operativa della Compagnia di Ascoli Piceno portava a termine attività info – investigativa finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti che consentiva di arrestare, in flagranza di reato, due cittadini marocchini residenti nel territorio teramano ed il sequestro complessivo di cinque chilogrammi di hashish;

- il 21 dicembre il Nucleo Investigativo e la Compagnia di Ascoli Piceno risolvevano nel giro di poche ore il rapimento di un minore, sottratto alla custodia del personale di una comunità di Ripaberarda di Castignano da soggetti armati e travisati. Gli autori dell’efferato delitto, individuati rispettivamente nella madre, nello zio del minore e in altri due complici, venivano tratti in arresto in provincia di Ancona. Il bambino, rintracciato in buono stato di salute presso l’abitazione di uno dei complici arrestati, veniva quindi affidato nuovamente alle cure della suddetta struttura di Castignano.