Confcommercio denuncia: «In alcuni esercizi del Piceno svendite anticipate»
comunque aperte) prenderanno ufficialmente avvio ad Ascoli, così come in tutta la regione, i saldi di fine stagione, che interesseranno sin da subito il 70% dei negozi di abbigliamento calzature, pelletteria ecc. per protrarsi poi sino al 1° marzo. "Sebbene le vendite di fine stagione, come ormai noto a tutti, possano essere attivate solo da domani martedì 6 gennaio, già da sabato 3 e soprattutto nella giornata festiva di ieri domenica 4 gennaio, in diversi esercizi di Ascoli (ma anche di San Benedetto e di altri comuni limitrofi) era possibile acquistare capi di abbigliamento in saldo, con tanto di spudorata e cubitale pubblicità in vetrina. Tutto ciò è davvero inaudito poiché esiste una specifica legge regionale che regolamenta queste forme speciali di vendita, ma che a quanto pare in tanti ignorano grazie alla pressoché inesistenza di controlli degli organi preposti a garantire il rispetto di tali leggi”.
Il commento è del direttore Confcommercio Giorgio Fiori che, polemicamente, evidenzia inoltre come già a dicembre, pur essendo rigorosamente vietati, saldi e vendite promozionali, e come se non fossero bastati già le tante offerte sottocosto, diversi esercenti, spinti presumibilmente dall’andamento piuttosto negativo delle vendite di abbigliamento nel periodo autunno-inverno, sono statti per così dire “costretti” ad anticipare le svendite, con l’escamotage degli “sconti alla cassa” e senza peraltro preoccuparsi più di tanto dei vincoli di legge visto che alcuni, confidando nella totale assenza di controlli, hanno anche ampiamente pubblicizzato in vetrina l’anticipo degli sconti, entro la stagione”.
“Questa invenzione dei “presaldi” - aggiunge Fiori- è preoccupante poiché oltre a denotare una criticità delle vendite sempre più incipiente, svilisce la funzione delle vendite di fine stagione, disorientando i consumatori e realizzando una concorrenza sleale nei confronti di quegli esercenti che rispettano le regole. Ad ogni buon conto – secondo il direttore della Confcommercio – non si è certamente di fronte ad una crisi dei saldi in quanto le previsioni sull’andamento delle svendite invernali 2009 restano, pur se pacatamente, ottimistiche, poiché nonostante i “presaldi” ed il recupero delle vendite natalizie, le giacenze sono ancora piuttosto elevate e quindi l’offerta molto ampia, stimolerà la corsa all’affare sin dai primi giorni, quando ci sarà la più ampia possibilità di scelta, anche di taglie e colori”.
Con l’occasione la Confcommercio ricorda agli operatori che, per poter effettuare i saldi, deve esserne data comunicazione scritta al Comune almeno entro 5 giorni prima, specificando la data di inizio e la durata. Le merci poste in vendita devono inoltre essere esposte con l’indicazione del prezzo praticato prima dei saldi e del nuovo presso, con evidenziato il relativo sconto o ribasso effettuato, espresso in percentuale. Solo dopo il 1° Marzo, eventualmente, si potrà ripartire con le regolari “vendite promozionali”, evitando sicuramente i “presaldi”.