/Dalla Provincia di Ascoli niente biglietti, ma solidarietà
Dalla Provincia di Ascoli niente biglietti, ma solidarietà
Laltra parte del denaro servirà ad acquistare una protesi acustica per un rifugiato
partecipare invece a due importanti iniziative di carattere sociale. Nel chiedere agli organi di informazione di far giungere comunque alle autorità e ai rappresentanti istituzionali del territorio gli auguri più sentiti per queste Festività, in un contesto socioeconomico così difficile come quello che stiamo vivendo il presidente della Provincia Massimo Rossi vuol ricordare quali sono le iniziative simboliche ma, allo stesso tempo, concrete che si attueranno con le somme risparmiate per sostenere chi vede negati i più elementari diritti della persona o li vede messi seriamente in pericolo.
“Sono in questa condizione – scrive infatti Rossi in un messaggio rivolto ai rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e militari - i tanti lavoratori del Piceno in cassa integrazione, tra i più colpiti dalla grave crisi che il Paese sta attraversando, e ai quali la Provincia anticiperà una quota dell’indennità loro spettante che altrimenti sarebbe stata erogata tra diversi mesi. Accantoneremo dunque una parte della somma risparmiata per compensare una quota degli interessi sulle somme di Tesoreria che utilizzeremo per questo scopo”.
L’altra parte del denaro risparmiato servirà ad acquistare una protesi acustica ad una persona che attualmente si trova nel nostro Paese con lo “status” di rifugiato. “Con questo piccolo gesto – scrive ancora il presidente Rossi - vorremmo dunque alleviare il dolore di uno di quei milioni di individui che vivono nella negazione dei più elementari diritti umani, in una condizione nemmeno lontanamente immaginabile dalle nostre parti”.
Questo secondo noi – conclude Rossi - è il modo migliore per dare significato al 60° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione universale dei Diritti umani e in particolare per lavorare, anche con piccoli gesti, a quell’indispensabile cambiamento che può avvenire solo costruendo un’economia più giusta, a partire dalla sostenibilità del nostro sviluppo e da una maggiore sobrietà dei nostri stili di vita”.