Rapito e ritrovato bimbo di tre anni, 4 arrestati

Rapito e ritrovato bimbo di tre anni, 4 arrestati

Tre persone a volto coperto e armate di coltello hanno fatto irruzione nella casa di accoglienza

L'allarme è scattato poco dopo le 20, quando tre persone con il volto travisato e armate di coltello hanno fatto irruzione nella casa di accoglienza, strappando il bimbo con la forza alle operatrici in turno.
Le ricerche dei carabinieri di Ascoli Piceno e Castignano, coordinate dal procuratore capo Adriano Crincoli, si sono subito concentrate sull'ambiente familiare del minore. A poche ore dal fatto quattro persone, la cui identità non è stata ancora resa nota, sono finite in manette. Il bambino, M. A., è figlio di una nomade italiana originaria di Mazara del Vallo (Trapani), domiciliata con altri familiari a Chiaravalle. La donna è stata arrestata con l'accusa di sequestro di persona insieme a tre parenti suoi complici, che avrebbero materialmente rapito il bambino.
A Ripaberarda il piccolo era ospite della 'Casa di Gigi', una struttura che accoglie minori di varia provenienza, allontanati dalle famiglie su ordine del Tribunale minorile per situazioni di grave disagio.No comment dei responsabili della Casa di Gigi di Ripaberarda (Ascoli Piceno) sul sequestro lampo del bimbo di tre anni, di origine nomade, rapito ieri sera da tre parenti e subito ritrovato dai carabinieri. 
C'era anche la madre del piccolo Michele (il vero nome è un altro) fra i tre familiari che ieri hanno rapito il bimbo di tre anni dal centro di accoglienza la Casa di Gigi a Ripaberarda (Ascoli Piceno). Gli altri componenti del gruppo erano il fratello e un amico della donna, tutti e tre arrestati dai carabinieri insieme al convivente di quest'ultima, un immigrato albanese. Dopo il sequestro Michele è stato portato nell'abitazione della madre e dell'albanese a Chiaravalle: qui, nascosto in bagno, nella doccia, lo hanno trovato i carabinieri.
Secondo le prime informazioni, la donna e i suoi complici si sono introdotti nel centro di accoglienza calandosi da uno dei terrazzi esterni. Calzamaglia in testa e coltelli da cucina in pugno, hanno fatto irruzione nella sala da pranzo, dove i bimbi erano a cena insieme agli educatori. La madre ha chiamato Michele per nome, lo ha preso in braccio e l'ha portato via, mentre gli altri due - tutti e tre parlavano con toni alterati - tenevano i presenti sotto la minaccia delle armi. L'educatrice di turno è riuscita a tenere tranquilli gli altri piccoli ospiti, e il sequestro si è concluso nel giro di pochi minuti, senza violenze. Poi è scattato l'allarme.
Interpellato al telefono, un responsabile della struttura, che fa capo all'Unitalsi, ha risposto con gentilezza che non avrebbe fatto "alcuna dichiarazione", rinviando i giornalisti alle forze di polizia. La Casa di Gigi è una comunità educativa per minori a carattere residenziale, inaugurata nell'ottobre scorso grazie alla donazione di una benefattrice, per accogliere bambini in difficoltà. L'edificio sorge nel centro del paese, e si sviluppa su tre piani. E' dotato di un sistema antintrusione, eluso però dai tre uomini incappucciati e armati di coltello che ieri sera hanno fatto irruzione nell'alloggio portando via il piccolo M. Il centro può ospitare per un massimo di 24 mesi otto minori fra i tre e i 13 anni, su affidamento dei Servizi sociali del Comune o del Tribunale minorile di Ancona. Il personale è composto da educatori professionali e volontari Unitalsi, in servizio 24 ore su 24. Ogni piccolo ospite segue un progetto educativo in vista del ritorno in famiglia, dell'adozione o dell'affidamento familiare.