L’uso sostenibile dell’acqua al centro del convegno nazionale

L’uso sostenibile dell’acqua al centro del convegno nazionale

Obiettivo la costituzione di una banca dati idrogeologica provinciale

programmazione delle azioni più consapevole ed incisiva: è stato questo il tema centrale del convegno nazionale “sull’uso sostenibile delle risorse idriche” organizzato dall’Amministrazione Provinciale.
Ha aperto i lavori l’assessore all’Ambiente Manuela Marchetti che ha sottolineato come “l’acqua rappresenti un bene primario, ma fragile perché esposto al pericolo dell’uso inadeguato, dello spreco e del prevalere degli interessi particolari” ed ha auspicato che tale risorsa fondamentale rimanga nel nostro territorio a gestione pubblica. Ha quindi preso la parola il presidente della Provincia Massimo Rossi che ha affermato “C’è una normativa frammentaria sulla risorsa idrica e, ogni anno, si interviene nelle leggi Finanziarie con emendamenti spot che non assicurano una gestione organica e chiara di questo bene così prezioso. Occorre pertanto – ha proseguito Rossi - dare unitarietà a questa materia tanto complessa e l’impegno della Provincia, anche mediante lo studio che ha promosso, si muove proprio in questa direzione, per creare una vera e propria filiera coordinata della risorsa acqua, una sorta di “cruscotto”, a disposizione degli amministratori, degli addetti ai lavori, fino al singolo cittadino, per avere sotto controllo tutti gli indicatori utili ad assumere decisioni e comportamenti responsabili e consapevoli sull’utilizzo delle risorse idriche”.
È poi intervento l’assessore regionale alla Protezione civile e Progetto speciale Piceno Sandro Donati che ha dichiarato: “E’ importante elaborare una programmazione integrata tra tutti i soggetti che compongono il sistema idrico perché, senza una manutenzione costante del territorio, si possono verificare gravi conseguenze in caso di calamità naturali considerato anche che tutte le Marche presentano un elevato rischio idrogeologico”.
L’assessore provinciale alla Protezione civile Luigino Baiocco si è soffermato sull’impegno della Provincia nel campo della difesa del suolo e della regimazione delle acque annunciando che “la Provincia elaborerà una delibera per la regolamentazione del prelievo delle acque dai fiumi, un tema particolarmente delicato su cui l’Ente vuole fornire elementi utili di programmazione e indirizzo”.
Il presidente del Parco Monte dei Sibillini Massimo Marcaccio ha ricordato la grande qualità delle acque dei Monti Sibillini sottolineando la necessità di un lavoro sinergico con gli studi del prof. Tommaso Nanni (del consorzio “Ferrara Ricerche”) e del professor Marco Petitta (dell’Università La Sapienza di Roma) sul sistema idrico territoriale. Ha concluso la serie degli interventi degli amministratori il presidente dell’Aato5 Marche Stefano Stracci che ha ricordato come “l’Autorithy sulla vigilanza dei contratti pubblici abbia ritenuto valido l’affidamento in house del servizio idrico del territorio, una certificazione che garantisce la bancabilità del Piano d’Ambito e la realizzazione di investimenti idrici strategici nei prossimi 25 anni per 340 milioni di euro”.
Il dirigente del Servizio Ambiente della Provincia Roberto Fausti e il professor Torquato Nanni dell’Università degli Studi di Ferrara hanno quindi illustrato i risultati dello studio “sull’uso sostenibile delle acque sotterranee della provincia di Ascoli Piceno” che ha consentito la realizzazione di una banca dati sul sistema idrico provinciale operante in ambiente GIS (Sistema Informatico Geografico)”. “Dalle indagini svolte - ha spiegato il professor Nanni - il territorio provinciale presenta un assetto idrogeologico con notevoli potenzialità per uso idropotabile e produttivo, ma occorre salvaguardare tale patrimonio e promuovere una gestione coordinata da parte dei vari Enti”.