Travanti: «Un vero e proprio pugno in un occhio per una città storica come la nostra»
termine di un censimento che l’Assessorato all’Ambiente ha promosso in tutto il territorio comunale per valutare il loro stato di funzionalità, manutenzione e conservazione.
«Siamo intervenuti con questa operazione capillare - spiega l’assessore Claudio Travanti - su un problema che fino ad oggi era stato completamente trascurato ma che in realtà rappresenta un vero e proprio pugno in un occhio per una città storica come la nostra che ambisce, tra l’altro, a divenire patrimonio dell’Unesco. Si tratta delle cabine telefoniche abbandonate, danneggiate o semplicemente mal posizionate e, addirittura, prive di impianto telefonico».
Per risolvere questo problema, non solo d’immagine, ma anche di funzionalità (basti pensare a quelle cabine posizionate sui marciapiedi che sono di intralcio ai pedoni e soprattutto ai disabili) l’Assessorato ha quindi messo a punto una sorta di censimento delle cabine presenti in città e che dovrebbero essere rimosse o spostate altrove avviando al contempo un’opera di sensibilizzazione verso la stessa Telecom perché venissero rimosse almeno quelle maggiormente degradate ed inutilizzate.
Per raggiungere questo obiettivo, l’Assessorato ha messo a disposizione il proprio personale («un particolare ringraziamento – dice Travanti - voglio rivolgerlo a Mimì Sofia che si è veramente prodigato in questo lavoro») e si è raccordato con gli Enti e le imprese operanti nel settore telefonico.
Questa concertazione ha dato esito positivo con una prima rimozione e sostituzione di tre cabine con altrettanti box telefonici, molto eleganti, con una colonna in ghisa lavorata ed una cuffia in plexiglass trasparente di cui due in piazza Roma (angolo via del Trivio) ed una in piazza V. Basso (angolo via delle Donne).
«Abbiamo intenzione – prosegue l’assessore Travanti - di proseguire in questo intento così da rendere estremamente funzionali quelle strutture telefoniche che possono realmente risultare utili ai cittadini, eliminando, invece, tutte le cabine inutilizzate, rotte o che, collocate sui marciapiedi, sono di intralcio ai pedoni e soprattutto ai disabili».
La ricognizione ha individuato altre 11 cabine da rimuovere: tre a Monticelli (lungo l’asse centrale, largo delle Ginestre e largo degli Oleandri) e due a Porta Maggiore (via Mari e viale Indipendenza), Campo Parignano (via F. Filzi e viale M. Federici), Porta Romana (via Oberdan e viale Treviri) e Centro Storico (largo Cattaneo e porta Cartara-viale Adriatico).
«Negli ultimi giorni – ha concluso l’assessore Travanti – sono state rimosse la quasi totalità delle cabine e, secondo la disponibilità della ditta operatrice, credo che entro la fine dell’anno l’intera operazione andrà a buon fine».