Si tratta di Alberico Marcobelli, Maurizio Belligoni e Alberto Balducci
mila nel 2006), sono arrivate al capolinea le indagini su una collaborazione triennale da 270 mila euro affidata nell'aprile 2007 dall'Ars (Agenzia regionale sanitaria) e finita nel mirino della Procura di Ancona. Sono tre gli indagati in questo filone d'inchiesta ad aver ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini dai magistrati e a rischiare ora un processo per abuso d'ufficio e falso. Si tratta di Alberico Marcobelli, responsabile del procedimento per il bando di gara, del direttore dell'Ars Maurizio Belligoni e di Alberto Balducci, cui venne affidato l'incarico. Al magistrato, Marcobelli ha spiegato che la delibera di giunta fu rispettata e le piccole aggiunte non ne cambiavano la sostanza.
Per il filone Inrca, la procura aveva indagato il direttore generale Antonio Aprile, il direttore amministrativo Irene Leonelli e il suo predecessore Carlo Cesti (in pensione), con l'accusa di non aver rispettato le direttive della legge Bersani sull'affidamento di consulenze e collaborazioni esterne. Aprile ha spiegato di aver agito in totale trasparenza.
Nel caso dell'Irma (che gestisce il patrimonio immobiliare della Regione) sono stati chiamati in causa il direttore Massimo Pellegrini (abuso d'ufficio) e l'arch. Vittorio Salmoni (concorso esterno) per l'incarico relativo alla ristrutturazione dell'ex palazzo delle Ferrovie che ospita la sede del consiglio regionale e altri uffici dell'ente. Al pm, i due hanno detto di aver agito in maniera corretta e trasparente. Altra consulenza finita al vaglio degli inquirenti era una da 63mila euro affidata nel 2008 dalla Svim (società di sviluppo della Regione Marche).