Terremoto: ancora mille case da recuperare

Terremoto: ancora mille case da recuperare

I sindaci: «Sono necessari ancora 2,5 se non 3 milioni di euro»

persone che risiedono altrove, in genere emigrati di seconda o terza generazione. In realtà persone che vivono in affitto e possiedono quell'unica abitazione, esclusa tuttavia dai benefici della legge sulla ricostruzione post sismica per le prime case. L'allarme è stato lanciato dai sindaci della zona montana, a margine di un incontro a Macerata sulla piattaforma strategica varata dalla Provincia per far fronte alla crisi economica. Per tutti, ha parlato il vice sindaco di Serravalle di Chienti Venanzio Ronchetti, primo cittadino all'epoca del sisma del 1997.
"Il dopo terremoto - ha spiegato - non è ancora finito. Nelle Marche abbiamo fatto tanto, e abbiamo lavorato bene, ma la nuova Legge Finanziaria dovrà prevedere ulteriori finanziamenti. Nei Comuni di Serravalle, Pievetorina e Muccia ci sono ancora 500 abitazioni da restaurare, per non parlare dei beni culturali e delle opere pubbliche da mettere in sicurezza. Altre 500 abitazioni lesionate si contano a Camerino, almeno 200 tra Fiuminata, Esanatoglia, San Severino e gli altri centri terremotati". "La gente - ha spiegato Ronchetti - è esasperata. A Serravalle un proprietario ha attaccato fuori dal portone di casa un cartello con la scritta 'Casa terremotata, dimenticata da tutti!'.
Ma a Roma c'è l'impressione, errata, che tutto sia stato ricostruito". Di qui l'appello dei sindaci ai parlamentari delle Marche e al Governo: "per sanare tutte le ferite lasciate dal terremoto sono necessari ancora 2,5 se non 3 milioni di euro".

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