diventata una “cara amicizia” con cui divedere le giornate; per Iolanda 72 anni di San Severino è più di una preziosa assistenza, “quasi una protezione”. Sono i giudizi entusiasti di tre dei circa 400 utenti sparsi nei 21 Comuni dell’entroterra e della fascia montana del maceratese che da quasi un anno usufruiscono del servizio – unico nel suo genere nella Marche e tra i pochi in Italia – “Pronto.. ti ascolto” organizzato dalla Provincia di Macerata nell’ambito del progetto “Anziani non più soli”. Pietro, Margherita e Iolanda sono tre dei tanti anziani intervenuti al teatro Feronia di San Severino Marche al convegno che la Provincia ha organizzato per fare il punto sul servizio che, dopo la fase sperimentale di quasi un anno negli ambiti territoriali di Camerino e San Severino, ora vuole essere esteso a tutto il resto del territorio provinciale.
La nostra è una delle province italiane dove si vive più a lungo e siccome gli anziani per la società sono una risorsa – ha detto aprendo l’incontro il presidente Giulio Silenzi – abbiamo fortemente voluto un servizio nuovo ed innovativo dedicato a loro, iniziando proprio in quelle zone dove la presenza di ultrasessantacinquenni è più elevata. La solitudine è un “male” tremendo per una persona anziana e, se questo era comunemente noto, con l’attivazione del servizio si è scoperto quanto il bisogno di compagnia e di relazionarsi sia forte e diffuso. Il video che il regista Giorgio Cingolani ha realizzato per la Provincia riprendendo il lavoro quotidiano delle persone addette al call-center di “Pronto… ti ascolto” (numero verde 800-612.612) lo ha mostrato alla platea del teatro Feronia, dove è stato trasmesso nell’occasione.
Il presidente Silenzi ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’esito della sperimentazione. “E’ questo un segnale forte – ha detto – dato dalla Provincia di Macerata nell’ambito delle politiche sociali per gli anziani e non sarà l’unico. Oltre alla solitudine è emerso chiaramente un problema diffuso di mobilità sociale. E dopo il servizio telefonico di compagnia e di “sorveglianza” stiamo lavorando all’introduzione di un servizio di “taxi sociale” per garantire all’anziano che vive solo quell’indispensabile mobilità urbana legata ai propri bisogni: fare la spesa, recarsi a trovare una persona amica, andare dal medico o altro ancora”.
“Preoccuparsi di coloro che hanno preparato il futuro, che è poi il nostro presente, è un grande e giusto senso di riconoscenza oltre che di solidarietà”, ha detto nel suo intervento l’Arcivescovo di Camerino e San Severino, mons. Francesco Giovanni Brugnaro. “Che poi sia anche la ‘politica’ a farsi carico di questo è un segno che essa è cresciuta sul serio”. Ricordando che “l’uomo ha bisogno degli altri in tutte le fasi della sua vita”, l’arcivescovo ha sottolineato che “la vecchiaia non è una colpa e aiutando l’anziano a non sentirsi solo se ne riceve l’aiuto ad interpretare meglio il proprio futuro”.
Al “Feronia” di San Severino per partecipare al convegno “Anziani non più soli” erano presenti numerosi Sindaci, soprattutto dei 21 Comuni dove il servizio “pronto …ti ascolto” è partito quasi un anno fa a titolo sperimentale. A nome di tutti ha preso la parola il primo cittadino di San Severino, Cesare Martini, per il quale il servizio avviato dalla Provincia ha qualificato sul piano sociale l’intero territorio.
Il convegno è stata anche occasione per estendere il dibattito sulle politiche per gli anziani delle Regione Marche, sull’invecchiamento e la crisi del sistema familiare, sul ruolo del volontariato sociale. Ne hanno parlato Paolo Mannucci (dirigente regionale), Antonio Aprile (Direttore generale Inrca nazionale), Dino Ottaviani (segretario provinciale Pensionati Cisl) intervenuto anche a nome di Cgil e Uil.
Ad illustrare nel dettaglio finalità e funzionamento del servizio sono stati l’assessore provinciale ai servizi sociali, Alessandro Savi, il coordinatore degli ambito sociali di Camerino e San Severino, Valerio Valeriani e la sociologa del settore servizi sociali della Provinci, Beatrice Saltari.
Il servizio “Pronto ti ascolto” – è stato detto - ha l’obiettivo di seguire l’anziano nella sua quotidianità attraverso un’attività di ascolto e richiamo telefonico, proponendosi di assicurare all’anziano solo e alla sua famiglia una funzione di “sorveglianza” al fine di vivere con maggiore serenità la vita quotidiana, contrastando la sua solitudine, pur salvaguardando la sua privacy.
Gli anziani possono chiamare il servizio sia per ricevere semplicemente delle informazioni rispetto ai servizi esistenti sul territorio che per sentire una voce amica in grado di ascoltare e sostenere.
Dall’altra parte del telefono ci sono dei “custodi sociali”, ovvero degli operatori specializzati che hanno il compito di contattare gli anziani, di instaurare con loro un rapporto di fiducia e di raccogliere i loro bisogni. Compito degli operatori è di richiamare gli utenti del servizio in base ad un calendario concordato con quest’ultimi (in media 2 volte a settimana). Gli anziani possono usufruire del servizio anche per brevi periodi, ad esempio per assenza temporanea dei familiari.
Le persone ultrasessantacinquenni residenti nei Comuni che hanno aderito alla fase sperimentale possono accedere al servizio tramite il numero verde telefonico 800.612.612 attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Al numero verde del servizio ubicato presso la sala operativa integrata della Protezione Civile della Provincia di Macerata rispondono tre operatrici appositamente formate.
Dai 4 utenti del primo mese il servizio ha raggiunto, alla data del 30 novembre scorso, il numero di 399 utenti (189 uomini e 210 donne) costantemente “seguiti”. L’incremento mese dopo mese è stato costante, con un picco nel mese di luglio in concomitanza con una campagna di comunicazione sui media locali. Questa la suddivisione tra i 21 Comuni che hanno aderito alla fase sperimentale: 51 utenti sono residenti a San Severino Marche, 45 a Camerino, 37 a Matelica, 33 a Castelraimondo, 28 a Sefro, 27 a Pioraco, 24 a Fiastra, 19 ad Esanatoglia ed altrettanti a Fiuminata, 16 a Serravalle di Chienti, 15 a Pievebovigliana, 14 a Ussita, 13 a Muccia, Castelsant’angelo sul Nera, 11 ad Acquacanina, 10 a Gagliole, 8 a Pievetorina, 5 a Fiordimonte, 4 a Bolognola e Visso, 3 a Montecavallo.
Suddivisi per fasce d’età, 70 utenti hanno meno di 74 anni, 168 sono coloro che hanno un’età compresa tra i 75 e 84 anni, 161 gli ultraottantacinquenni.
“Dalle richieste dell’anziano e dalle informazioni assunte nel corso dei colloqui telefonici – ha riferito l’assessore Alessandro Savi - sono spesso emerse notizie utili alle Amministrazioni pubbliche ed al mondo del volontariato per l’analisi e la valutazione dell’efficacia degli interventi programmati e l’eventuale necessità di adeguare le politiche rispetto a nuovi bisogni”.