Divisione Provincia: «Irresponsabile rinviare all’infinito»

Divisione Provincia: «Irresponsabile rinviare all’infinito»

«La proposta di divisione del patrimonio a cui si è giunti è figlia di una lunga negoziazione»

Massimo Rossi ed i sindaci del Piceno sulla divisione del patrimonio non risponde in alcun modo alla realtà; una riunione dai toni pacati, costruttiva ed improntata al dialogo, sembra trasformarsi in un tifo da stadio pre-elettorale che poco ha a che fare con una politica responsabile che basa il suo successo sui programmi per lo sviluppo del territorio. 
Dalla riunione, che si è svolta attraverso un colloquio franco e sereno, è emersa con chiarezza la volontà degli amministratori comunali e provinciali di voler responsabilmente concludere il lungo percorso della divisione. Dal cronoprogramma stilato dalla Provincia si è capito infatti che solo lavorando intensamente si riuscirà a consegnare ai futuri presidenti di Ascoli  e Fermo due territori capaci di partire senza pesanti fardelli. 
I sindaci sono consapevoli che proprio in fasi di difficoltà come queste è loro richiesto l’equilibrio del buon padre di famiglia, che mai cede a fanatismi e strumentalizzazioni di parte. Per questo hanno riconosciuto nelle tappe del faticoso cammino della divisione, illustrate dal Presidente Rossi e dagli stessi Sindaci facenti parte della commissione paritetica dell’Ascolano, un lavoro amministrativo e politico condotto con impegno, approfondimento e serietà. Certo, su singoli punti e questioni gli approcci possono essere diversi e le scelte in campo molteplici, ciascuna con i propri pro e i propri contro; ma quel che conta è che – ad oggi – non risulterebbero significative differenze tra le proposte maturate a seguito dell’articolato processo decisionale attivato dalla Provincia e quelle avanzate da altri soggetti, tra cui il Dott. Alleva.
La proposta di divisione del patrimonio a cui si è giunti è figlia di una lunga negoziazione che, in modo equilibrato ed equo, ha cercato di sciogliere i nodi che strada facendo si sono incontrati, arrivando ad una soluzione certamente perfezionabile, ma che sicuramente è la più condivisa e che è irresponsabile rinviare all’infinito, lasciando magari la decisione al commissario governativo De Feis. 
I sindaci presenti, ciascuno con le proprie posizioni, hanno serenamente riconosciuto il lavoro fino ad ora svolto e, pur chiedendo un ulteriore resoconto tecnico su alcuni criteri e proposte al fine di non lasciare inesplorato alcun approfondimento, tutti indistintamente sono stati concordi sulla necessità di una rapida chiusura del percorso. 
E ciò soltanto perché, vivendo questo territorio, i sindaci si sono assunti la responsabilità di accompagnarlo nel difficile processo della divisione, impegnandosi a governare questo percorso che, proprio perché doloroso, non ammette fughe o tatticismi ma richiede rispetto del bene comune ed intelligente spirito costruttivo».

Domenico Gentili – Sindaco di Rotella
Achille Castelli - Sindaco di Montefiore dell’Aso
Guido Mastrosani – Sindaco di Montalto delle Marche
Luigi Merli – Sindaco di Grottammare
Giuseppe Torquati – Sindaco di Cupra Marittima
Nazzarena Agostini – Sindaco di Appignano del Tronto
Barbara Capriotti – Sindaco di Acquasanta Terme