Fiocco Bianco, contro la violenza sulle donne

Fiocco Bianco, contro la violenza sulle donne

Promossa dall’associazione Artemisia di Firenze, in collaborazione con enti locali e associazioni

sensibilizzazione e contrasto per arginare il drammatico fenomeno. Tra esse l’adesione alla Campagna nazionale del Fiocco Bianco 2008, promossa dall’associazione Artemisia di Firenze, in collaborazione con gli enti locali e associazioni, a tutela dei diritti umani. L’iniziativa prevede la distribuzione di fiocchi bianchi, simbolo di impegno degli uomini contro i maltrattamenti alle donne, durante l’evento “Quello che le donne non dicono” organizzato dall’assessorato alle Pari Opportunità e che si terrà ad Ancona il 23 novembre prossimo.
“Il fenomeno ha una portata mondiale – dichiara l’assessora Loredana Pistelli – un dramma sociale che agisce in diversi contesti sociali, culturali ed economici, e riguarda qualsiasi tipo di abuso, non solo violenza sessuale, ma anche maltrattamenti psicologici, fisici ed economici, perpetrati nei confronti delle donne, sempre più in ambito familiare. Tra l’altro – aggiunge Pistelli – un dato sconcertante è che la realtà locale, come quella nazionale, è caratterizzata dall’aumento di episodi di violenza sulle donne di cui solo una minima parte viene denunciata. Per questo è necessario mettere insieme le forze e promuovere un vero e proprio sostegno a questa piaga che investe il mondo”.
La Regione ha affermato con una propria legge (n. 32 del 2008) che ogni forma e grado di violenza contro le donne costituisce violenza di genere e rappresenta un attacco alla inviolabilità della persona, alla sua libertà e dignità. Assicura, inoltre, alle vittime un sostegno nel rispetto dell’anonimato. “E’ una legge fondamentale – aggiunge l’assessora – che impegna la Regione in termini di prevenzione, tutela, accoglienza e informazione”. 
La campagna del Fiocco Bianco concentra buona parte delle azioni sulla sensibilizzazione e contrasto alla violenza con dibattiti pubblici e istituzionali coinvolgendo anche scuole e amministrazioni locali. Trae origine da un fatto di cronaca, la strage di 14 studentesse a Montreal nel 1991 per mano di Marc Lepine, a cui è seguito un impegno di uomini ad esortare contro la violenza sulle donne indossando un nastro bianco.