Maltempo nel Fermano, la Provincia risponde

Maltempo nel Fermano, la Provincia risponde

«Si è trattato di un evento meteorologico eccezionale»

e provocato una frana che ha interrotto la Sp 239. «È opportuno fare chiarezza sull’emergenza che ha investito la superstrada Fermo – Porto San Giorgio e il centro abitato del comune costiero e, soprattutto sulla gestione, da parte della Provincia, delle conseguenze sulla viabilità». Lo fa sapere una nota dell'amministrazione.
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Si è trattato di un evento meteorologico eccezionale - prosegue la nota - con conseguenze assolutamente imprevedibili e sulla base di quanto riferito dai tecnici dell’Ente, non certo “aggravate” dalla presenza dello spartitraffico, la cui installazione per evitare il salto di corsia, è bene ricordarlo, è stata lungamente invocata da amministratori e cittadini e che è risultato prezioso per migliorare la sicurezza stradale, come dimostra l’assenza di incidenti dalla sua messa in opera.
Sulla scorta di quanto riferito (su richiesta dell’assessore Offidani), per iscritto, dai tecnici della Provincia in seguito ai rilievi e alla documentazione fotografica, la coltre di fango e terra che ha invaso alcune vie di Porto San Giorgio, è derivata unicamente dallo smottamento della collina prospiciente il centro abitato al di fuori del tratto provinciale.
Il flusso melmoso non è stato quindi “convogliato” dal new jersey della provinciale, senza il quale la terra avrebbe invaso entrambe le carreggiate provocando conseguenze ben più pesanti per la percorribilità della strada anche ad una sola carreggiata.
Per quanto riguarda le operazioni di rimozione della “melma” - continua il comunicato - esse si sono dovute svolgere nel rispetto degli standard di sicurezza: cioè non si poteva intasare l’area di lavoro con troppi mezzi, pur avendone a disposizione, per non mettere in pericolo l’incolumità del personale e, soprattutto, la tipologia del materiale da rimuovere (fango fortemente intriso d’acqua) ha richiesto necessariamente tempo per il suo smaltimento. Inoltre, occorre evidenziare che la s.p. 239, ereditata dall’ANAS, è provvista degli appositi pozzetti di raccolta che hanno ricevuto regolarmente, fino a saturazione, l’eccezionale massa di acqua.
E’ da tempi non sospetti che la Provincia rivolge appelli, promuove incontri pubblici (l’ultimo risale al maggio scorso), indica persino soluzioni tecniche per far sì che i terreni agricoli a monte della strada siano sistemati utilizzando tutte le buone pratiche di coltivazione e regimazione delle acque, sollecita la realizzazione di fasce di rispetto “inerbite” al limite della strada per trattenere il terreno in caso di forti piogge. Addirittura la Provincia si è da tempo resa disponibile a realizzare un “fosso di guardia”, fermi restando gli oneri a carico degli stessi privati».
«Di questi fatti abbiamo ovviamente tutta la documentazione – conclude l’assessore provinciale alla viabilità Renzo Offidani – è dunque pura speculazione politica quella del capogruppo del PDL di Porto San Giorgio quando sostiene che io abbia minimizzato la portata dell’evento. Anzi, fin da subito ho compreso l’eccezionale gravità del fenomeno e ho attivato immediatamente il personale per fronteggiare l’emergenza la cui responsabilità, come appare evidente dai fatti appena citati, non è certo dell’Amministrazione Provinciale».