Riceveranno nozioni sulla tecnica della pesca con la mosca artificiale e altre tecniche
Un progetto che, proposto dall’Associazione “Fly Fisherman Club di Ascoli Piceno” vuole promuovere il contatto diretto con la natura attraverso la pesca sportiva con la mosca artificiale.
“Questa disciplina sportiva – commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri – oltre ad essere una tecnica praticata in tutto il mondo, negli ultimi anni si è diffusa notevolmente anche in Italia perché consente di esercitare la pesca nel rispetto dell’ambiente ed in particolare consente di praticare il rilascio dei pesci in acqua, senza ucciderli e senza danneggiarli, in quanto il pesce viene punto con ami senza ardiglione in zone non vitali”.
Il “Fly Fisherman Club” dal 1990 partecipa anche alla gestione della riserva di pesca “No Kill” riservata alla mosca artificiale e allo spinning leggero, ubicata sul fiume Tronto.
La pesca con la mosca artificiale è una tecnica che necessita della conoscenza dell’ecosistema fluviale, in particolare degli insetti presenti che, oltre ad essere degli indicatori biologici per la valutazione dell’inquinamento delle acque, rappresentano la principale fonte di cibo per la fauna ittica e ispirazione per il pescatore nella realizzazione di modelli artificiali utilizzati come esche da cui, appunto, il nome di pesca con la mosca artificiale.
Agli alunni che aderiranno al progetto, verranno distribuiti opuscoli dal titolo “Pesca mosca, un’avventura possibile” dove vengono analizzati, con termini alla portata dei ragazzi, anche alcune tematiche come il bracconaggio, l’inquinamento e la captazione.
Nel corso degli incontri i ragazzi potranno seguire la proiezione di filmati ed ascoltare testimonianze di pescatori e, con personale qualificato, trattare temi quali, tra l’altro, la pesca sportiva in generale, gli insetti e i pesci d’acqua dolce: nozioni di entomologia e ittiologia, conoscere e rispettare la natura attraverso la pesca.
Inoltre riceveranno nozioni sulla tecnica della pesca con la mosca artificiale, sulla costruzione degli artificiali e sulla tecnica di pesca. Ed ancora si parlerà di ecosistemi fluviali, di inquinamento, del depauperamento idrico e del fiume come risorsa da salvaguardare.
Il progetto prevede anche delle visite guidate presso il fiume Tronto nella zona denominata “No Kill” .