/Famiglia, oltre 260 mila euro ai Comuni del Piceno
Famiglia, oltre 260 mila euro ai Comuni del Piceno
Spacca: «Restituiamo protagonismo alla famiglia, risorsa primaria della società»
indicate dalla Regione ai 246 Comuni delle Marche per utilizzare le risorse recentemente assegnate con un decreto del dirigente del servizio politiche sociali e destinate a realizzare interventi a favore delle famiglie. Esattamente 1 milione e 147 mila euro di cui 245 mila sono stati destinati a tutti i comuni della provincia di Ascoli Piceno e più di 21 mila euro ai 7 comuni appartenenti all’Associazione dei Comuni della Vallata del Tronto. Interventi che interesseranno molte delle 148 mila famiglie residenti nel territorio provinciale.
“Nella difficile fase congiunturale che si è aperta e di fronte ai pesanti tagli al sociale che il Governo sta attuando- afferma il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca - la Regione Marche è a fianco degli enti locali e soprattutto delle quasi 620 mila famiglie marchigiane, consapevole del momento difficile che stiamo affrontando insieme. E solo insieme sarà possibile uscirne".
“La Regione – prosegue Spacca- nonostante le difficoltà che esistono per tutte le pubbliche amministrazioni, non ha tagliato fondi dal bilancio 2009 per il welfare, anzi è stato creato un apposito Fondo di solidarietà alle famiglie di quasi 5 milioni di euro. Restiamo convinti infatti che il welfare familiare sia la chiave di volta per riconoscere alla famiglia il suo protagonismo, la sua qualità di risorsa primaria per la società, un soggetto da promuovere e non solo da assistere quando è in difficoltà. Un mix di misure, cioè, che combini aiuti economici, servizi reali alle famiglie, tempo a disposizione dei suoi componenti. Le misure e gli interventi che interessano le problematiche familiari, il sostegno alla genitorialità, la denatalità, l'invecchiamento della popolazione, la tutela dei minori e degli anziani, le politiche di conciliazione fra lavoro e famiglia e le forme di aiuto pubblico alle famiglie sono ormai azioni imprescindibili se si vuole parlare di efficaci politiche in favore della Famiglia, intese come fattore di coesione e di sviluppo sociale ma anche come strumento per promuovere la crescita economica e l'occupazione".
Le risorse sono state ripartite percentualmente in base a criteri che tengono conto della popolazione, per esempio se inferiore ai 5 mila abitanti e quella presente nei Comuni che formano le comunità montane, oltre che dell’estensione territoriale del comune. Gli enti locali parteciperanno ai costi degli interventi con una quota non inferiore al 10% delle risorse assegnate.