Sette persone su dieci in Italia hanno sofferto nella loro vita di cefalea
di questi il 20-30% è formato da veri e propri ‘malati di cefalea’. I dati, riportati dalla rivista scientifica Lancet, descrivono un disturbo molto diffuso, che ha un impatto assai rilevante sulla vita di tutti i giorni. Per questo la Casa di cura Villa dei Pini di Civitanova Marche ha deciso di attivare un servizio dedicato esclusivamente alla diagnosi e al trattamento delle cefalee. La scelta di creare un ambulatorio specifico, già accessibile con una prenotazione al Cup, nasce proprio dall’importanza sociale di questa malattia e dalle ripercussioni profonde che essa ha sulla vita delle persone: “La cefalea ha una enorme rilevanza sociale, tanto da rappresentare uno dei più frequenti motivi di consultazione del medico di famiglia – spiega Luigi Chiaramoni, specialista in Neurologia, al quale, proprio per la sua pluriennale esperienza in questo campo, è stata affidata la responsabilità operativa del neonato ambulatorio –; le persone affette sono costrette ad eseguire accertamenti, a sottoporsi a terapie e a perdere delle giornate di lavoro: la cefalea è infatti tra le prime cause di assenza per malattia”.
Oggi i trattamenti possono avvalersi di molti progressi nella ricerca scientifica, di norme internazionalmente accettate e di percorsi diagnostici affidabili; le diverse forme della cefalea sono state ad esempio codificate dall’International Headache Society, che le ha raggruppate in ben 14 classi: “L’utilizzo di un approccio scientifico specifico – aggiunge il medico - costantemente aggiornato alle conoscenze più recenti, ci permette di gestire con elevata percentuale di successo la malattia, rendendo possibile per il paziente un rapido ritorno alle sue abitudini, al suo lavoro, alla sua famiglia e alla sua vita di relazione”, assicura Chiaramoni.
Le cause della cefalea sono le più disparate; essa può essere legata a fattori congeniti, ad un particolare stile di vita ed a volte, nei casi più gravi, ad una malattia del cervello. In merito agli stili di vita, può incidere in particolare il fumo e l’abuso di alcuni alimenti quali cioccolata, formaggi, insaccati, vino rosso e frutta secca; incidono inoltre su questo disturbo la perdita di sonno e lo stress. “Bisogna sfatare l’idea che con il mal di testa si debba convivere – precisa l’esperto - questo disturbo non va sottovalutato, molte persone ci convivono anche per 30 o 40 anni, non sapendo che si può eliminare consultando uno specialista e seguendo le prescrizioni”. E raccomanda un uso corretto dei farmaci: “Un utilizzo incongruo, ovvero prolungato o quando non serve, può paradossalmente favorire l’insorgenza della cefalea cronica. Dunque, attenzione al fai da te”.