I problemi non sono tutti risolti: entro primavera nuovo progetto dell'Amministrazione provinciale
Genio Civile Luigino Baiocco ha infatti presentato oggi gli interventi appena conclusi sul torrente Tesino per mitigare il rischio di esondazione e prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico (dalle erosioni più contenute fino alla degradazione dei versanti e alle forme più gravi come frane, alluvioni e valanghe).
Col supporto dell’architetto Emidio Cinesi, progettista e responsabile degli interventi, l’assessore ha illustrato i lavori a tutti i sindaci della vallata presenti: Luigi Merli per Grottammare, Roberto De Angelis per Cossignano, Domenico Corradetti per Castignano, Pietro Mazzoni per Montedinove, Guido Mastrosani per Montalto Marche e Domenico Gentili per Rotella. Ha partecipato alla riunione anche un rappresentate dell’Autorità di Bacino regionale.
“Ci troviamo in un’area particolarmente significativa e rappresentativa di tutte le tipologie di rischio idrogeologico della nostra provincia ha spiegato Baiocco – a cui non è certo estranea l’antropizzazione dei luoghi. Lo sviluppo ha danneggiato alcuni corsi d’acqua, creando rischi per gli abitanti. E’ proprio in casi come questi che la Provincia interviene attraverso opere che prevengano le situazioni di pericolo”. A questo proposito l’assessore ha voluto ricordare che la cartografia regionale, con indicate tutte le zone a rischio idrogeologico, è liberamente consultabile sul sito dell’Autorità di bacino all’indirizzo www.autoritabacino.marche.it
Tre dei quattro progetti di cui si è parlato sono già stati portati a termine. Il primo, finanziato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per 200.000 euro, riguarda la sistemazione idraulica, nei comuni di Cossignano e Castignano, di alcune zone classificate “R2” (a medio rischio di esondazione). Detriti alluvionali e folta vegetazione limitavano il libero deflusso delle acque, per questo è stata allargata la sezione del torrente rispettando la natura laddove non si sia stato necessario estirpare le piante, sono state eliminate alcune strozzature e sono stati realizzati dei “pennelli” con reti metalliche e pietre che sono diventati parte integrante dell’argine per potenziarlo e rallentare così la velocità dell’acqua, favorendo nel contempo il deposito solido di materiale e l’erosione a valle.
Il secondo progetto, finanziato con un mutuo provinciale per 125.000 euro, interessa tre diversi comuni: Ripatransone, Grottammare e Rotella. L’intervento, già previsto nel piano delle opere pubbliche 2008, è stato eseguito in regime di “somma urgenza” a seguito delle forti piogge di marzo che hanno richiesto un’azione tempestiva. Il carattere torrentizio del Tesino è stato infatti concausa dell’erosione degli argini che ha permesso all’acqua di avvicinarsi pericolosamente alle strade, fino a “mangiarne” un piccolo tratto e creando una situazione di forte rischio per gli automobilisti. In condizioni come queste, il dirigente del servizio dispone immediatamente l’esecuzione dei lavori avvalendosi di una lista di imprese già censite sul territorio in grado di iniziare immediatamente i lavori e, nel contempo, si procede con la progettazione. In contrada Fiorano, a Ripatransone, sono state realizzate delle gabbionate (reti metalliche riempite di ciottoli e pietre) per mettere in sicurezza gli argini mentre a Grottammare, in contrada Bore Tesino, sono state approntate delle mantellate (rivestimenti del pendio in grado di resistere alle sollecitazioni meccaniche e contenere la pendenza) ed è stata aperta la sezione di deflusso per “dare respiro” al torrente. A Rotella, infine, è stata rimossa la vegetazione che ostruiva il corso d’acqua, è stata allargata la sezione di deflusso ed è stata realizzata una briglia in pietra in grado di diminuire la pendenza del torrente con il conseguente rallentamento della velocità dell’acqua, evitando così l’erosione delle sponde.
Il terzo progetto concluso, finanziato per 56.000 euro tramite il decreto legislativo 1010/48 e con una parte di fondi provinciali, riguarda invece i Comuni di Offida e Ripatransone. Proprio a cavallo dei due territori, nella frazione di Santa Maria Goretti e nella zona industriale Tesino, è stata “ricondottata” l’acqua piovana verso un pozzetto di raccolta, dotato anche di una valvola capace di impedire il reflusso, la cui conduttura proviene dal Comune di Offida. Scopo dell’intervento è quello di evitare che, in caso di forti piogge, l’acqua si disperda sulla strada intasandola. L’intervento è stato progettato congiuntamente dai due Comuni con la supervisione dei tecnici provinciali.
I problemi del Tesino non sono comunque tutti risolti: per questo l’Amministrazione provinciale ha già inserito nelle piano delle opere pubbliche 2009 un progetto preliminare, finanziato con 206.000 euro, per intervenire entro la primavera in tutte quelle aree, non ancora individuate, che saranno segnalate dagli amministratori che vivono in prima persona i problemi derivanti dal “comportamento” dei corsi d’acqua.
“E’ necessario ripensare profondamente il modo di rapportarsi alla risorsa acqua – ha sottolineato l’assessore Baiocco – per esempio con il progetto strategico ‘Valdaso’ siamo riusciti, dopo due anni, a valutare tutta l’asta fluviale sotto ogni aspetto, geofisico, qualitativo, quantitativo e dinamico. Abbiamo capito come il fiume vive e si muove. Da ciò sono derivate precise scelte di carattere urbanistico che si sono innestate nel Piano territoriale di coordinamento coinvolgendo ben 24 Comuni. Insieme all’Autorità di bacino, che ci ha supportati in quest’avventura, abbiamo deciso di estendere questa esperienza a tutti i fiumi della Regione perché gli amministratori possano compiere scelte coerenti e giuste per il futuro”.