Dopo 3 giorni di blackout a causa del guasto del 20 ottobre
circondariale di Pesaro". Lo rende noto Eugenio Sarno, segretario generale della Uil-Penitenziari, a proposito del guasto che nella serata del 20 ottobre ha interessato la cabina dei fusibili della media tensione, letteralmente polverizzata da un'esplosione dovuta ad un corto circuito. "Le tensioni, in questi tre giorni, non sono certamente mancate. I detenuti - riferisce Sarno - hanno inscenato proteste rumorose battendo sui cancelli e sulle grate coperchi e pentolame. In alcune sezioni hanno gettato il cibo nei corridoi". Ma "nonostante le proteste e in qualche caso anche le provocazioni, il personale - continua il sindacalista - ha mantenuto la calma e operato con senso del dovere e grande professionalità". Ad oggi, ricorda Sarno, i detenuti presenti a Pesaro sono 265, a fronte di una capienza prevista di 125, e il contingente di polizia penitenziaria assomma a 135 unità a fronte delle 170 previste in organico. "Adesso - conclude - auspico che la sirezione, il Provveditorato regionale e il Dap possano celermente esperire le dovute indagini per individuare coloro che hanno alimentato una protesta che indubbiamente ha travalicato i confini della legittimità e della legalità".