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Esplosione per fuga di gas, feriti 2 studenti universitari
I due sono stati trasportati in ospedale da un'ambulanza, ma non risultano gravi
l'altro alla fronte, Federico Mattioli e Sebastiano Spada, i due studenti universitari di 22 anni, di Arcevia e Macerata, che dormivano nella palazzina di Ancona devastata stamani alle 5.30 dallo scoppio di una bombola di gpl collegata a un piano di cottura. I due ragazzi si trovano in osservazione al Pronto soccorso dell'ospedale regionale Torrette.
Sulla deflagrazione, che ha quasi sventrato un'abitazione antistante il cimitero di Tavernelle, a poche centinaia di metri dal Polo universitario di Monte d'Ago, il pm Andrea Belli ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo. Lo stabile è stato posto sotto sequestro, e due alloggi e un garage di case vicine sono stati dichiarati inagibili. La strada limitrofa all'edificio è rimasta chiusa al traffico per tutta la mattinata, ed è stata riaperta solo nel primo pomeriggio.
Sulla dinamica dei fatti conducono accertamenti i vigili del fuoco (sembra che l'attrezzatura da cucina fosse piuttosto vetusta), mentre i carabinieri hanno raccolto varie testimonianze, tra cui quella del proprietario dell'alloggio.
L'edificio si compone di più appartamenti. Lo scoppio non è avvenuto in quello affittato dai due studenti fuorisede, entrambi iscritti alla facoltà di Ingegneria, ma al piano di sotto, in uno degli altri due appartamenti (non si sa ancora quale). Lo studente che occupa uno dei due locali del pianterreno per fortuna non era in casa. Si è laureato tre giorni fa, e solo oggi è tornato in via Varano.
A scatenare l'esplosione potrebbe essere stato il malfunzionamento di una valvola della bombola, o una perdita di gas dai fornelli; a fare da innesco probabilmente è stato il frigorifero (uno scaldaacqua è stato trovato ancora intatto). Il solaio tra i due piani e il tetto della palazzina non hanno ceduto, ed è stata questa circostanza a evitare la tragedia.
La detonazione ha sgretolato le pareti di tamponamento della casa, con spezzoni catapultati in strada come proiettili, insieme a schegge dei vetri delle finestre e brandelli di suppellettili, finiti sui tetti delle abitazioni circostanti. Distrutte dall'onda d'urto anche quattro vetture in sosta, con uno dei cofani divelto e scagliato nel cimitero, dove ha lesionato alcune tombe. Danni anche agli uffici cimiteriali. I residenti hanno detto di aver sentito un boato. Pensando a una scossa di terremoto sono corsi in strada, e si sono trovati di fronte a una devastazione. Sul posto sono intervenuti anche Protezione civile, Polizia municipale e i tecnici del Comune per la messa in sicurezza dell'edificio.