Terremoto, 14 milioni per i beni culturali

Terremoto, 14 milioni per i beni culturali

Su un totale di 2385 beni culturali danneggiati, sono stati già realizzati 1064 interventi

Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche, Paolo Carini, hanno sottoscritto l’Intesa che individua i beni culturali da recuperare con i fondi della ricostruzione post-terremoto. Scelte che sono anche il risultato delle esigenze di culto, indicate dalla stessa Conferenza episcopale.
“Un importante passo in avanti – ha detto il presidente Spacca nel corso della conferenza stampa di Fermo, città dove verrà tra l’altro celebrata la Giornata delle Marche 2008 – nella valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico, fondamentale elemento identitario della comunità. Le Marche sono, come più volte detto, un “Museo diffuso”, un “museo a cielo aperto”, caratterizzato da una polverizzazione dei beni sul territorio. Molto di questo patrimonio è di proprietà episcopale ed ha subito ingenti danni con il terremoto. Voglio ricordare che, all’indomani del sisma, sono stati, spesso, proprio questi siti, anche piccole chiese, ad essere luogo di incontro e di aggregazione di una comunità profondamente provata. Una volta ristrutturati – ha aggiunto – sarà importante inserire questi siti in una rete di promozione anche attraverso la collaborazione tra turismo e cultura già avviata dalla Regione”. Monsignor Conti, dopo aver ringraziato il presidente Spacca, ha ricordato che si tratta di beni fruibili da tutta la comunità che rappresentano la vera ricchezza delle Marche.
Il finanziamento è reso possibile grazie allo stanziamento di 12 milioni di euro approvato dalla Regione con il programma finanziario di ripartizione dei fondi per la ricostruzione. A questa somma si aggiungono altri 2 milioni e 400 mila euro, che sono risorse derivanti da economie precedenti.
L’Intesa prevede il finanziamento di 34 beni culturali, compresi nel Piano di cui all’art. 8 della legge n. 61/1998; 26 di questi sono di proprietà ecclesiastica, gli altri sono beni pubblici o privati. Inoltre verranno finanziati altri 7 beni culturali, che già hanno avuto un primo intervento per assicurare la pubblica incolumità.
Tutti i beni culturali oggetto di finanziamento sono ubicati nei territori maggiormente colpiti dalla crisi sismica del 1997. Su un totale di 2385 beni culturali danneggiati, sono stati già realizzati 1064 interventi per un importo di 530 milioni di euro. Per gli altri beni culturali il Presidente della Giunta regionale ha richiesto un apposito stanziamento da prevedere nella legge finanziaria dello Stato 2009.

Questo l'elenco dei beni culturali, per la maggior parte di proprietà ecclesiastica, finanziati con 12 milioni di euro: 1) Chiesa di Sant'Anatolia (Esanatoglia); 2) Chiesa di Sant'Anna (Mogliano), proprietà privata; 3) Chiesa di San Girolamo (Cingoli); 4) Chiesa di San Francesco (Matelica); 5) Chiesa del Rosario (Matelica); 6) Torre campanaria (Gualdo);, proprietà pubblica; 7) Chiesa di Santa Maria (Visso); 8) Convento e parrocchia di San Giovanni Battista (Arcevia); 9) Chiesa di San Paolo (Sefro); 10) Chiesa e monastero del Beato Angelo (Cupramontana), proprietà pubblica/privata; 11) Chiesa Colelgiata di Sant'Urbano (Apiro), proprietà pubblica; 12) Chiesa di San Salvatore (Belforte del Chienti), proprietà privata; 13) Chiesa di San Giovanni (Fabriano), proprietà privata; 14) Ex Episcopio (Cingoli)m proprietà pubblica; 15) Chiesa di San Nicolò (Tolentino); 16) Chiesa di San Gregorio Magno (Mogliano); 17) Abbazia di San Salvatore (Cessapalombo); 18) Chiesa Santa Famiglia (Sassoferrato); 19) Chiesa Convento dei Cappuccini (Camerino); 20) Chiesa di Santa Maria Assunta (Sassoferrato); 21) Monastero di Santa Xhiara (San Severino Marche); 22) Chiesa di San Rocco (Montegallo); 23) Chiesa di Santa Maria Immacolata (Arcevia); 24 Chiesa di San Martino dei Gualdesi (Castelsantangelo sul Nera); 25) Chiesa di Santa Maria delle Stelle (Serra San Quirico); 26) Chiesa di Santa Maria Assunta (Cingoli); 27) Chiesa di San Martino in Gualdo (Castelsantangelo sul nera); 28) Chiesa di Santa Maria di Piazza (Serrapetrona); 29) Chiesa di Santa Maria dei Servi (Camerino); 30) Torre civica (Penna San Giovanni), proprietà pubblica; 31) Chiesa di Santa Maria (Arcevia); 32) Chiesa di San lorenzo (Cupramontana); 33) Chiesa di San lorenzo in Colpolina (Fiastra); 34) Palazzo Caffarelli-Episcopio (Ascoli Piceno).

Questo l'elenco dei beni il cui recupero verrà finanziato con le economie registrate nel piano art. 8 della legge 61/98: 1) Muro di contenimento (Treia); 2) Chiesa di San Lorenzo, stralcio (Cupramontana); 3) Teatrino di Capodarco, primo stralcio (Fermo); 4) Chiesa di Santa Maria del Suffragio (Petriolo); 5) Chiesa di Santa Maria Assunta (Genga); 6) Chiesa del S.S. Crocefisso (Macerata); 7) Chiesa di San Severo, stralcio (Montefelcino).