Archives of Neurology e diretto da Carol Ann Paul, del Wellesley College, in Massachusetts, che ha coinvolto 1.839 adulti.
Partendo dall'assunto che un consumo moderato di alcool è benefico per la salute cardiovascolare, gli scienziati hanno voluto indagare eventuali effetti protettivi anche sul cervello. I ricercatori hanno quindi sottoposto a risonanza magnetica nucleare il gruppo di volontari partecipanti, età media 60 anni, per misurare il volume del loro cervello.
A ciascuno è stato poi chiesto di riempire un questionario per stabilire le loro abitudini, tra cui quella di consumare alcool. E' risultato che al crescere del numero di drink alcolici consumati a settimana, si riduce il volume del cervello, a parità di altri fattori quali età, sesso, livello di istruzione e socioeconomico.
Fisiologicamente il volume del cervello si riduce in tutti gli individui con l'età, a ritmi dell'1,9% per decade. Parimenti con l'età aumentano le lesioni a carico della materia bianca, ovvero i collegamenti tra neuroni. L'alcool - concludono gli autori dello studio - sembra dunque avere un effetto analogo, non benefico sul cervello con effetti dose-dipendente.