Castel di Lama, restauro per la Madonna Consolatrice

Castel di Lama, restauro per la Madonna Consolatrice

Fu per un secolo luogo simbolo della devozione mariana e religiosa, con preghiere collettive

preliminare svolta dall’Amministrazione comunale, e in particolare dall’assessore ai lavori pubblici Pio Silvestri, che rintracciando in tutta Italia gli eredi della famiglia Spalazzi – che possedeva da oltre un secolo la chiesa e l’area rurale circostante – ne ha ottenuto la donazione per scopi pubblici, si è avviata finalmente l’ultima fase del progetto di recupero della struttura, che era privata ma fu per decenni anche luogo di culto aperto al pubblico, dove per decenni e fino al 1998, i residenti della frazione di Croce ma anche di Piattoni e Sambuco, si recavano a recitare il rosario o altre preghiera, specie nel mese di maggio.
E ciò grazie alla disponibilità di Luisa Spalazzi, che creò una tradizione di devozione religiosa e incontro sociale che si è protratta fino agli anni Novanta, nonostante la proprietaria fosse scomparsa già negli anni Cinquanta del Novecento. Tutto ciò fino a quando la chiesa della “Madonna Consolatrice”, con i suoi preziosi arredi e i suoi affreschi interni, non divenne troppo pericolosa per le riunioni pubbliche, per la vetustà dell’edificio e la mancanza di interventi di manutenzione.
Così, dall’ultima Giunta comunale lamense, è partito il programma di riqualificazione del manufatto storico, che con l’acquisizione per donazione da parte del Comune, ha permesso l’avvio dei lavori di sistemazione. Primo fra tutti, quello appena avviato del consolidamento esterno del terreno sui cui poggia la struttura, con una serie di 18 pali che fuori e dentro l’edificio ne miglioreranno la statica complessiva.
“Successivamente – spiega l’assessore  Pio Silvestri – si procederà ad una seconda fase, che vedrà la realizzazione di un nuovo tetto, la sistemazione della torretta esterna, la ricollocazione della campana della chiesa stessa, e tutti i servizi connessi.
Tra questi anche – continua Silvestri – sono da ricordare il restauro degli affreschi e la reinserimento degli arredi di pregio che la chiesa, mai sconsacrata ma solo abbandonata per motivi di sicurezza, conteneva. “ Per l’assessore comunale, l’intervento complessivo di ristrutturazione dell’oratorio di via Carrafo, per decenni simbolo della religiosità locale e soprattutto del culto e della devozione mariana, dovrebbe essere terminato entro la fine di quest’anno.
Molti dei residenti anziani e meno anziani di Croce, ma anche delle frazioni vicine attendono con ansia questo momento, sapendo di poter in qualche modo così, e grazie all’opera del Comune, di un luogo di grande importanza sociale e artistico-culturale del paese.