Banche, 958 milioni di euro i depositi nel Fermano

Banche, 958 milioni di euro i depositi nel Fermano

Il dato, relativo all'anno 2007, fa registrare un incremento di 44 milioni di euro rispetto al 2006

Sant'Elpidio e Montegranaro. Il dato, relativo all'anno 2007, fa inoltre registrare un incremento di 44 milioni di euro rispetto al 2006 quando l'ammontare dei depositi era pari a 914 milioni di euro. Questo, in sintesi, quanto emerge da un'indagine della banca di Credito Cooperativo Picena di Castignano che ha elaborato i dati della Banca d'Italia.
L'analisi, inoltre, che tiene conto della disaggregazione dei dati relativi ai quattro comuni, evidenzia come sia Fermo a far registrare le cifre più consistenti in fatto di depositi, con 402 milioni di euro seguita da Porto San Giorgio con 226, Porto Sant'Elpidio con 199 e Montegranaro con 131.
Al contempo, si registra un incremento anche per gli impieghi, ovvero i prestiti erogati dalle varie aziende di credito a dimostrazione del supporto che queste garantiscono a favore dello sviluppo del territorio. Le somme erogate dalle banche locali hanno fatto registrare un aumento pari a 159 milioni di euro passando dai 1.523milioni di euro del 2006 ai 1.682 del 2007. In particolare, sono le banche di Fermo con 734 milioni di euro contro i 652 del 2006 ad evidenziare le cifre più consistenti in fatto di prestiti alle famiglie e alle aziende. A seguire troviamo Porto San Giorgio con 396 milioni di euro contro 341 dell'anno prima, Porto Sant'Elpidio con 320 milioni di euro contro 302 del 2006 e Montegranaro con 232 contro 228.
I dati sono un segno evidente della spiccata propensione mostrata soprattutto dalle aziende a voler investire. L’aumento dei ricorsi al prestito bancario è stato sicuramente caratterizzato anche dal comportamento delle famiglie che «considerando le innovative formule di ammortamento offerte dalla BCC Picena, che offrono la possibilità di personalizzare le rate di rimborso, – ci dice il Presidente Donati Rosario - hanno deciso di chiedere mutui finalizzati all’acquisto dell’abitazione principale anche in presenza di una fase di rialzo dei tassi di interesse».

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