Spacca: «Le Marche sono presenti con progetti di cooperazione in 55 Paesi»
predisposto dalla Fondazione Menchù. E' stato annunciato oggi, durante una visita di Rigoberta Menchù, premio Nobel per la pace 1992, al consiglio regionale delle Marche. Una visita in cui il presidente del consiglio Raffaele Bucciarelli, amico di vecchia data della Menchù e animatore del Collettivo Guatemala-Moie, ha fatto da interprete per il Premio Nobel. "Nel calendario Maya - ha spiegato la Menchù durante una conferenza stampa, dopo un intervento nell'assemblea legislativa regionale e un incontro con la commissione Pari opportunità - oggi è il Giorno della Rete, quindi delle relazioni, degli impegni e dei progetti".
La formazione delle indigene Maya sarà "integrale" per favorirne l'ingresso nelle istituzioni locali, nel lavoro e nell'economia, "con attenzione alle prospettive di sviluppo del Guatemala, Paese ricco di risorse naturali, ad esempio nel turismo ecologico o comunitario". Ma l'obiettivo è fare acquisire alle donne Maya conoscenze e "autostima". "Rigoberta Menchù parla spesso di autostima - ha rilevato Bucciarelli, attivo da anni in Guatemala come volontario - senza la quale non c'é capacità di intervento. Credo che questo discorso si possa applicare ai marchigiani. Le Marche hanno una popolazione che è più o meno quella di un quartiere di una metropoli. Ma i suoi abitanti godono di rispetto e stima in tutto il mondo per le tante iniziative di cooperazione in cui sono impegnati". Le Marche - ha osservato il presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca - sono presenti con progetti di cooperazione in 55 Paesi, soprattutto in Africa e America Latina.