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Fotovoltaico, i Comuni chiedono l'intervento della Provincia
Rossi: «Investiti 7 milioni per 22 impianti sui tetti delle nostre scuole e dei nostri edifici»
Provincia sta valutando l’opportunità di approvare un atto che sostenga le Amministrazioni comunali per far sì che le distese di pannelli fotovoltaici sorgano in zone che non siano soggette a tutela paesaggistica. In particolare, la Provincia punta a coinvolgere le imprese del territorio per far sì che questi impianti sorgano sulle coperture dei capannoni industriali.
Lo ha annunciato stamane in una conferenza stampa il presidente della Provincia Massimo Rossi che, insieme all’assessore all’urbanistica Antonio Canzian, è al lavoro da alcune settimane per mettere a punto questo provvedimento. “Il problema è stato affrontato nel corso di due assemblee con i Sindaci del Fermano il 16 settembre e con quelli dell’Ascolano due giorni dopo - ricorda ancora il Presidente – se da Fermo arrivò un’adesione corale, da alcuni Sindaci dell’ascolano venne una richiesta di ulteriori approfondimenti che ci accingiamo a svolgere. Pensiamo infatti di convocare la Conferenza delle autonomie locali nel giro di un paio di settimane”.
La questione infatti è di grande attualità: presso i Comuni giacciono numerose richieste per l’installazione di questi impianti che hanno la necessità di disporre di grandi spazi (basti pensare che per ogni chilowatt di energia prodotta sono necessari circa 8 metri quadrati di pannelli, più lo spazio necessario per distanziarli; un impianto da 1 megawatt occupa lo spazio di quasi due campi da calcio) che vengono individuati anche in aree di pregio ambientale come versanti, crinali, in prossimità di corsi d’acqua o di centri storici. Oggi le Amministrazioni locali non dispongono di strumenti normativi che consentano di intervenire sull’ubicazione degli impianti.
“La sensibilità che la Provincia dimostra sul tema della produzione di energia da fonti rinnovabili è fuori discussione – precisa Rossi - basti pensare che fummo la prima Provincia italiana a fare domanda per ottenere i benefici del “conto energia” e che abbiamo investito 7 milioni per realizzare 22 impianti fotovoltaici sui tetti delle nostre scuole e dei nostri edifici istituzionali che producono quasi un 1 megawatt. Ma è necessario che una tecnologia pulita e innovativa come questa non vada a ledere un “asset” altrettanto importante come il paesaggio che noi, come noto, abbiamo individuato come elemento qualificante il nostro territorio”.
Spostare gli investimenti nel fotovoltaico sulle coperture delle industrie è fattibile grazie ad un meccanismo analogo a quello attuato con successo per la distribuzione delle lampadine e degli aeratori frangigetto. Sono in corso contatti con la società di ricerca “Asteria”, che realizzò quel progetto, per arrivare alla definizione di un bando pubblico che individui una ESCO (Energy Saving Company, società abilitata a questo tipo di operazioni) in grado di proporre la realizzazione di questi impianti alle imprese proprietarie degli stabilimenti ripagando il proprio investimento con i benefici del “conto energia”. “Il nostro SIT, servizio informativo territoriale ci dice – spiega l’assessore all’urbanistica Canzian – che nel territorio provinciale vi sono circa 440 ettari di coperture industriali”. Se, per ipotesi di scuola, fossero tutte utilizzate per installarvi pannelli fotovoltaici, si otterrebbe una produzione di energia pari a circa 1/6 del consumo annuo di tutta la Provincia.