E' previsto lintervento su 8 palme, di cui 6 di proprietà privata
noto come punteruolo rosso che sta devastando un ingente patrimonio palmizio in gran parte dell’Italia centro meridionale.
Complessivamente, è previsto l’intervento su 8 palme, di cui 6 di proprietà privata, con il coinvolgimento di tre ditte specializzate e l’utilizzo di tre diversi metodi di disinfestazione, uno biologico e due di matrice chimica. Il tutto, sotto il controllo scientifico dell’ Assam-Servizio fitosanitario regionale, per la direzione del prof. Sandro Nardi, e del Centro studi “Le Palme”, con il dott. Lorenzo Granchelli, e la collaborazione operativa dei giardinieri comunali.
L’operazione è iniziata ieri mattina, con il trattamento di tipo biologico a base di nematodi, cioè parassiti giudicati potenziali antagonisti del punteruolo rosso. Ha riguardato 2 palme appartenenti al patrimonio pubblico, una in via Valtesino e una sul lungomare De Gasperi, e 1 privata, in via Napoli. Il trattamento è stato eseguito dalla ditta Intrachem Bio Italia spa.
Il prossimo trattamento sperimentale ad essere attivato interesserà due palme di proprietà privata, una nei pressi del lungomare De Gasperi, l’altra in via Firenze, e verrà eseguito domani, giovedì 25. A realizzarlo sarà la ditta Ecoservice di Ascoli Piceno.
L’ultima sperimentazione verrà attivata il 30 settembre. Riguarderà 3 palme di proprietà privata, esistenti nelle seguenti vie: Fermi, Lazio e De Gasperi. Se ne occuperà la ditta Sarallo di Terracina, la stessa che ha trattato la palma presente all’interno del giardino comunale (il primo esemplare in assoluto su cui il Comune sia intervenuto) ed i cui risultati positivi sono visibili a tutti.
In questi ultimi due casi, verranno utilizzati due diversi insetticidi, tra i più comuni utilizzati in agricoltura e con basso impatto di tossicità. C’è da dire, tuttavia, che, a prescindere dal metodo attivo, su tutte le palme coinvolte è effettuato un intervento meccanico preventivo, comprendente la “potatura sferica” all’apice e il lavaggio interno con acqua ad alta pressione. Le palme resteranno in osservazione 20 giorni, dopodiché l’Assam giudicherà il trattamento più efficace. In ogni caso, tutte le palme oggetto di sperimentazione saranno abbattute.
Tutta la sperimentazione è sostenuta con fondi provinciali specifici per l’emergenza “punteruolo rosso” (è stimato un costo di circa 1500 euro per ogni esemplare) e con le risorse comunali destinate alla Manutenzione urbana (giardinieri e mezzi meccanici). Da parte regionale, è stato attivato, attraverso l’Assam, un progetto di monitoraggio e controllo.
Dall’assessore all’Ambiente, Giuseppe Marconi, un appello alla cittadinanza: “Siamo in piena emergenza. Venerdì notte, una palma all’interno di un giardino privato in viale Colombo si è abbattuta, era completamente infestata. A 50 metri da questa, un’altra palma versa in condizioni critiche. E’ importante intervenire nelle prime fasi di attacco del parassita. Da parte del Comune, in ogni caso, questa emergenza non è sottovalutata: per debellare questo fenomeno stiamo destinando risorse umane e finanziarie ma è importante la collaborazione di tutti i cittadini affinché le segnalazioni di piante potenzialmente infestate arrivino agli uffici competenti quanto prima”.
“Essere tempestivi è la migliore cura – aggiunge il sindaco Luigi Merli – Al momento non abbiamo certezze su alcun rimedio, confido nella professionalità dei collaboratori dell’Assam e anche il contributo scientifico dell’università politecnica delle Marche è per noi una speranza per debellare il rischio di perdere un patrimonio così importante come quello palmizio per il nostro paesaggio, per la nostra economia turistica”.