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Alcolici, da oggi in vigore i cartelli dissuasori
Confcommercio: «Per intrattenimento non si intende la presenza nel locale del televisore»
delle tabelle per il calcolo del tasso alcolemico e degli effetti dell'alcool. Confcommercio tiene a precisare: «Le notizie diffuse sull’esposizione delle tabelle per le indicazioni sui tassi alcolemici in vigore da oggi per tutti i locali in cui si effettuano spettacoli o intrattenimenti musicali o danzanti non sono corrette - afferma il direttore Giorgio Fiori - Nel trattare il tema dell’esposizione delle tabelle sui tassi alcolemici - evidenzia Fiori - è stato infatti affermato che tali tabelle devono essere affisse da tutti i locali pubblici, quindi anche da tutti i bar e da tutti i ristoranti, ingenerando di fatto una grossa confusione ed una inutile preoccupazione tra tanti esercenti.
Si tratta di un’informazione scorretta, poiché come espressamente indicato nella Legge 2 ottobre 2007 n. 160 il provvedimento riguarda il divieto di somministrazione di alcol dopo le due di notte nei locali «ove si svolgono con qualsiasi modalità ed in qualsiasi orario, spettacoli o altre forme di intrattenimento, congiuntamente all’attività di somministrazione di bevande alcoliche».
«E per intrattenimento – sottolinea Fiori – non si intende la presenza nel pubblico esercizio del televisore, poiché lo stesso non necessita dell’autorizzazione specifica, (come invece previsto per gli intrattenimenti musicali), del Testo Unico Pubblica Sicurezza».
La Confcommercio che ha già inviato a tutte le imprese associate interessate dal provvedimento i previsti cartelli obbligatori, ricorda altresì che la norma prevede in aggiunta, che il titolare dei predetti locali obbligati metta a disposizione dei clienti anche gli alcolimetri e che inoltre effettui la formazione di barman, camerieri, ecc. per una somministrazione responsabile dell’alcol al cliente e per aiutare i clienti stessi a comprendere le tabelle ed a capire l’utilità dei comportamenti suggeriti. Per chi non ottempera alle nuove disposizioni è prevista la chiusura del locale da 7 a 30 giorni.
«I gestori dei locali da ballo – conclude il direttore Confcommercio – non sono mai stati contrari alle forme di contrasto all’abuso di alcol. Da anni la categoria promuove e collabora attivamente alle iniziative di prevenzione e di educazione sui danni e conseguenze degli alcolici. Addirittura riteniamo che il guidatore debba avere un tasso pari a zero; anche lo zero virgola cinque è troppo. Consideriamo però poco efficaci i proibizionismi. Anche sull’esposizione delle tabelle va detto chiaramente che la categoria non è contraria al provvedimento, ma contesta il contenuto generico e privo di informazioni delle tabelle stesse».