Fabriano, sciopero alla Merloni e corteo di 3000 operai

Fabriano, sciopero alla Merloni e corteo di 3000 operai

Tanti i lavoratori giunti anche dall'Umbria e dall'Emilia Romagna con alcuni sindaci e gonfaloni

crisi che mette a rischio la sua stessa sopravvivenza.
Con in testa il sindaco Roberto Sorci e il vescovo mons. Giancarlo Vecerrica, tremila tute blu (secondo dati sindacali) hanno sfilato dallo stabilimento di Santa Maria fino a via Veneto, dove, davanti alla sede della direzione, il segretario regionale della Fiom Cgil Giuseppe Ciarrocchi e Anna Trorò, della segreteria nazionale della Fim-Cisl, più un delegato di fabbrica, tengono i comizi.
Tanti i lavoratori giunti anche dall'Umbria e dall'Emilia Romagna con alcuni sindaci e i gonfaloni dei Comuni, oltre a delegazioni della Indesit Company, della Mts, di Fincantieri e Caterpillar, e delle imprese dell'indotto. In piazza anche parlamentari (fra cui la vice presidente dei deputati Pd Marina Sereni) e amministratori. Tremiladuecento dipendenti (1.800 solo a Fabriano), tre stabilimenti nelle Marche (a Fabriano, Sassoferrato e Matelica), e siti produttivi a Gaifana (Perugia), Gualtieri (Reggio Emilia) più uno in Ucraina, la A. Merloni è in difficoltà dal 2005, con il ricorso massiccio alla cassa integrazione. Un piano industriale per uscire dal tunnel non c'è ancora, e qualcosa di più si dovrebbe sapere lunedì, quando si riunirà il cda.
Fra le varie ipotesi (cessione di ramo d'azienda, ingresso di nuovi soci) ormai c'è anche il ricorso al concordato preventivo. Due linee di produzione però sono già ferme, e i sindacati temono un massiccio taglio di personale a breve. La crisi, che investe tutto il distretto meccanico fabrianese, è anche al centro di un tavolo Regione-Governo.