Lobiettivo primario è la messa in sicurezza e la salvaguardia di unarea di interesse pubblico
e di protezione spondale del tratto del fiume Aso adiacente alla zona artigianale realizzato dalla Provincia nell’ambito del “progetto Valdaso”.
I lavori sono stati illustrati dall’assessore alla Protezione Civile Luigino Baiocco, accompagnato dall’ing. Stefano Babini, dirigente del servizio, e dall’arch. Emidio Cinesi, progettista e direttore dei lavori, alla presenza del sindaco di Campofilone Ercole D’Ercoli, del vicesindaco Stelio Cannella e dell’assessore alla Cultura Antonio Polini. Erano presenti anche il titolare dell’impresa “Cifasi” che si occuperà dei lavori, l’ing. Quintilio Siquini, e il direttore dei lavori di tutto il “progetto Valdaso” ing. Massimo Gennaro.
Si tratta dell’ultimo di una serie di sette operazioni di grande portata effettuati nella media e bassa valle, a partire dalla zone di Monte Rinaldo, per un importo complessivo di 1.100.000 euro. Quest’ultimo intervento, del costo di 232.000 euro, è partito da 2 settimane e sarà completato in meno di tre mesi. L’obiettivo primario è la messa in sicurezza e la salvaguardia di un’area di interesse pubblico artigianale e residenziale del comune di Campofilone su cui insistono decine di aziende e abitazioni: il corso d’acqua sarà riposizionato al centro dell’alveo previo intervento delle guardie ittico-venatorie provinciali che si occuperanno, nella fase di spostamento del flusso, di salvaguardare la fauna ittica. Il tratto interessato dai lavori è lungo circa quattro chilometri (anche se si interverrà a “macchia di leopardo”) e saranno utilizzate, come sempre accade, tecniche di ingegneria naturalistica: in particolar modo, si farà uso di gabbionate e pennelli fatti di grandi massi e ricoperti da terreno agrario per far ricrescere rapidamente la vegetazione autoctona senza calcestruzzo né elementi artificiali a salvaguardia di un corso d’acqua che ha forti valenze ambientali.
“Quest’intervento è inserito nel quadro molto più ampio del ‘Progetto Valdaso’ – ha osservato l’assessore Baiocco - la cui finalità, oltre a quella economica della messa in sicurezza delle aree industriali, è di valorizzare tutta la valle, un vero e proprio corridoio naturalistico da salvaguardare. Oggi, anche a causa della scarsità di terreni lavorati – ha continuato l’assessore – la quantità di acqua che arriva a valle in una stessa unità di tempo è aumentata rispetto al passato. Per questo il Genio Civile analizza la portata dei flussi sulla base delle precipitazioni e progetta interventi tali da garantire l’ottimale deflusso delle acque”.
Anche il sindaco di Campofilone si è dimostrato soddisfatto del progetto: “Si tratta di un intervento programmato – ha detto D’Ercoli – ma con la Provincia abbiamo concordato di anticiparlo prima dell’arrivo delle piogge autunnali e soprattutto prima di quelle, più pericolose, che statisticamente si concentrano nel mese di aprile. La competenza dei tecnici e la validità dell’impresa appaltatrice ci inducono a ritenere che l’obiettivo sarà raggiunto”.