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Falconara approva le due centrali Api ed è polemica
L'accordo prevede inoltre opere pubbliche per 9,9 milioni che l'azienda si impegna a realizzare
in cambio del via libera del Comune alle due nuove centrali per la generazione di energia elettrica da 530 megawatt e 70 megawatt che il petrolchimico vuole realizzare accanto a quella già esistente.
Le opposizioni minacciano ricorsi (anche sulla legittimità del voto), e forse un referendum consultivo. Per chiudere il contenzioso con l'amministrazione comunale, l'Api verserà circa 3 milioni di euro. L'accordo prevede inoltre opere pubbliche per 9,9 milioni che l'azienda si impegna a realizzare a sue spese se le centrali vedranno la luce. Ora il testo dell'intesa verrà consegnato dal sindaco Goffredo Brandoni alla Regione Marche, che lo trasmetterà al ministero delle Attività produttive.
Gli impianti progettati dall'Api contrastano con le previsioni del Piano energetico regionale, che esclude la costruzione di nuove centrali, e l'iter autorizzativo è tutt'ora aperto. Pd e lista Cic hanno votato contro, anche perché gli impianti sorgerebbero in un'area già dichiarata ad alto rischio ambientale, e destinata ad assere trasformata in polo eco-energetico. Per il no alle centrali si battono anche i comitati cittadini. Il sindaco di centro destra ricorda invece di essere sempre stato favorevole a centrali di nuova generazione che garantiscano la massima sicurezza, e che questo é anche l'orientamento del Governo nazionale.