Trasportati con un elicottero dell'esercito dal Parco Nazionale d'Abruzzo
territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, fino ad un massimo di 15 esemplari. L'operazione rientra nel Piano d'azione nazionale del ministero dell'Ambiente per il camoscio ed è un passo decisivo per la creazione di una nuova colonia nei Sibillini. Trasportati con un elicottero dell'esercito dal Parco Nazionale d'Abruzzo, i camosci sono stati liberati in ambienti d'alta quota, nel territorio del Comune di Ussita, in un'area che, sulla base degli studi di fattibilità, è risultata ottimale e che sarà off-limits per gli escursioniti in modo da garantire tranquillità agli animali.
Le operazioni di rilascio si sono svolte sotto la supervisione degli zoologi e dei veterinari dei due parchi, del Corpo Forestale dello Stato, della Provincia di Macerata e del Servizio Veterinario dell' Asur. Il camoscio appenninico, sottospecie esclusiva dell'Appennino centrale, è l'unico mammifero italiano inserito nella Lista Rossa dell'Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): è considerato a forte rischio di estinzione, sopravvissuto agli inizi del XX secolo con un unico piccolo nucleo nel Parco Nazionale d'Abruzzo. Nel 1991 è stato gradatamente reintrodotto nel Gran Sasso e alla Majella (Abruzzo).