Apre la caccia, la polizia provinciale vigila

Apre la caccia, la polizia provinciale vigila

Nel fermano sono stati sequestrati due fucili, subito consegnati alla competente autorità

oggi 3 settembre. A vigilare sul rispetto delle complicate regole che anche quest’anno impongono ai cacciatori un groviglio di norme e limiti ha provveduto la Polizia provinciale a cui lo Stato delega in esclusiva la vigilanza.
Gli agenti dell’ente hanno rilevato una buona presenza di cacciatori, per la maggior parte concentrati lungo le aste fluviali e nei pressi delle aree coltivate e hanno lavorato dall’alba al tramonto per prevenire e sanzionare illeciti e attività di bracconaggio, a rispetto dell’etica venatoria.
Nel fermano sono stati sequestrati due fucili, subito consegnati alla competente autorità presso la cancelleria della Procura di Fermo, per l’abbattimento di tortore dal collare orientale (non comprese nella specie cacciabili dalla legge 157/92). Diverse sono state anche le sanzioni amministrative elevate in tutto il territorio provinciale per violazioni di varie norme: tra queste, oltre ai classici limiti riguardo la vicinanza alle abitazioni e le necessarie annotazioni sul tesserino regionale, va segnalato l’obbligo di conservazione del fucile nella propria custodia fino al raggiungimento del posto di caccia, così come previsto dal calendario regionale.
Si ricorda che questa prima fase di caccia prevede la possibilità di effettuare prelievi solo tramite appostamento (fisso o temporaneo) delle specie attualmente cacciabili: tortora (streptopelia turtur), colombaccio (ma non con appostamento specifico, consentito solo dal 1° ottobre al 15 novembre), merlo, ghiandaia, gazza e cornacchia grigia. Le prossime giornate di preapertura saranno quelle di sabato 6 e domenica 7 settembre, poi silenzio venatorio fino a domenica 21, quando ci sarà l’effettiva apertura della caccia alla selvaggina stanziale.