Ancona, cacciatore spara per errore e uccide l'amico

Ancona, cacciatore spara per errore e uccide l'amico

Avrebbe scambiato i movimenti del compagno fra le canne per la presenza di un animale

Un cacciatore di 51 anni, Giacomo Pesaresi, è stato ucciso per errore da un compagno di battuta di 23 anni, M.M., durante un appostamento nelle campagne di Candia, in via delle Piantate Lunghe. Erano le 6:30 del mattino, e i due si erano dati appuntamento con un terzo amico per una battuta di appostamento a tortore, colombacci, gazze e ghiandaie, che - fra le proteste degli ambientalisti e un ricorso del Wwf al Tar - il calendario venatorio delle Marche autorizza a cacciare in deroga, con un anticipo di tre settimane. M.M. però sarebbe arrivato in ritardo, quando Pesaresi e il compagno si erano già sistemati in un casotto per appostamento (dove non si può stare in più di due). Il giovane, armato di un fucile Benelli semiautomatico cal.12, sarebbe stato così invitato a spostarsi più avanti, in un avvallamento. Poi però ai due compagni è tornato in mente che la preapertura odierna vale solo per alcune specie di uccelli, e Pesaresi si è preoccupato di andare ad avvertire M. M., per evitargli una multa.
Complice la poca luce, il giovane avrebbe scambiato i movimenti del compagno fra le canne e i girasoli per la presenza di un animale, ed ha sparato alla cieca. Almeno due colpi hanno raggiunto Pesaresi, residente a Osimo e dipendente dell'azienda di autotrasporti Zust-Ambrosetti presso la sede di Civitanova Marche, al torace e ad una mano. I compagni l'hanno soccorso e hanno chiamato il 118. L'uomo però, trasportato d'urgenza nell'ospedale di Torrette, è morto poco più di un'ora dopo, alle 7:45. Sotto choc, lo sparatore è stato condotto in Questura, dove la polizia lo ha interrogato, con l'assistenza di un medico, e poi in procura, come indagato.
Il giovane tuttavia, che possiede la licenza di caccia da tre anni, è così sconvolto e confuso che non sarebbe ancora riuscito a spiegare con esattezza l'accaduto. Saranno le perizie tecnico-balistiche, e l'autopsia, che il pm Irene Bilotta disporrà, a far luce sull'esatta dinamica dei fatti. Sentito anche l'unico testimone dell'incidente, mentre i rilievi sono stati condotti dalla polizia scientifica. Nelle Marche le doppiette sono 30 mila. Pagano una tassa di 173 euro per il porto di fucile e possono cacciare, con varie limitazioni (soprattutto nelle Zone di protezione speciale e nei Siti di interesse comunitario) fino al 31 gennaio 2009.