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Bimbe belghe, chiesto il rinvio a giudizio del nonno
I capi d'imputazione a carico dell'anziano sono un catalogo di mostruosità
genitori, per aver abusato sessualmente di una delle nipotine, in più occasioni e in concorso con il figlio Rocco, padre delle minori. Quest'ultimo non è però perseguibile per mancanza di autorizzazione del ministro della Giustizia, essendo cittadino belga. La madre delle bambine, Maria Pia M., difesa dall'avv. Carlo Taormina, ha presentato denuncia contro l'allora ministro, Clemente Mastella, davanti al Tribunale dei ministri di Roma per omissione d'atti d'ufficio.
La richiesta del pm Baschieri è un primo punto fermo nella vicenda, che finora aveva riguardato la contesa fra i genitori per l'affidamento delle piccole, mentre la pedofilia era rimasta sullo sfondo. Attualmente, le bambine si trovano con il padre in Belgio. L'avv. Taormina, nei mesi scorsi, aveva fatto ricorso in Cassazione, che lo aveva accolto. Ma da allora le bambine non sono ancora tornate in Italia.
Sono orrori inimmaginabili quelli che avrebbe subito una bimba belga, quando aveva dai 3 ai 5 anni, abusata sessualmente dal nonno e dal padre, e addirittura 'offerta', dopo essere stata anestetizzata e mascherata, a un gruppo di adulti durante festini in Belgio.
La richiesta di rinvio a giudizio del nonno, avanzata dal pm di Fermo Piero Baschieri, getta una luce sinistra su una vicenda che finora si era incentrata sulla contesa fra i genitori per l'affidamento della piccola e della sorellina, con, sullo sfondo, i sospetti di pedofilia.
Per ora potrebbe andare a processo solo Roberto A., 61 anni, perché il figlio Rocco è cittadino belga, e la Procura di Fermo non ha potuto procedere nei suoi confronti in mancanza di autorizzazione da parte dell'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella.
I capi d'imputazione a carico del nonno della bimba sono un catalogo di mostruosità: oltre a sfioramenti e a veri e propri atti sessuali, l'uomo l'avrebbe costretta persino a mangiare le sue feci, le avrebbe orinato addosso e soprattutto l'avrebbe introdotta - almeno una decina di volte tra il 2002 e il 2004 - in festini che si sarebbero svolti in varie località del Belgio, e nei quali un gruppo di adulti avrebbe abusato nei modi più turpi della piccola e di altri minori, narcotizzati e mascherati, fotografandoli o riprendendoli con una videocamera e pagando per la realizzazione del materiale pedopornografico. In questo caso l'aggravante per Roberto A. è di aver commesso il fatto nei confronti di persona minore di 10 anni, nonché legata a lui da un vincolo di parentela, e di aver partecipato a violenza sessuale di gruppo.
Per questo aspetto, il più inquietante, della vicenda, l'uomo risponde in concorso con il figlio e con la moglie, Vivianne R., anche questa non perseguibile perché belga.
La mamma delle bimbe, Maria Pia M., ha presentato ieri mattina una nuova denuncia contro l'ex marito per sottrazione di minore. Secondo l'avv. Carlo Taormina, che la tutela, Rocco A. "trattiene illegalmente la piccola da quando la Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento del Tribunale dei minori di Ancona con cui fu riconsegnata al padre".
Le bambine sono irreperibili dal maggio del 2007. Maria Pia M. ha poi ricevuto, "in maniera misteriosa", dice Taormina, dei disegni fatti dalla bimba: sottoposti all'analisi di un collegio di esperti, "dimostrerebbero che è attualmente sotto abuso sessuale".