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Il prezzo del gasolio non cala, cita in giudizio la compagnia
Chiede la restituzione di 600 euro, somma che corrisponde agli importi "pagati in più"
Per questo un tassista di San Severino Marche (Macerata) ha citato in giudizio davanti al giudice di pace la società petrolifera che rifornisce il distributore dove va con regolarità a fare il pieno. L'uomo, che si è rivolto all'avv. Giampaolo Cicconi, chiede la restituzione di 600 euro, somma che corrisponde agli importi "pagati in più", ovvero 5 euro per i 120 pieni di gasolio fatti dal 2 gennaio all'8 agosto di quest'anno. "Dal 2 gennaio ad oggi - si legge nell'atto di citazione - e, in subordine, dall'11 luglio 2008 ad oggi, il prezzo del gasolio non è calato, malgrado il greggio abbia perso nell'ultimo mese quasi 30 dollari, cioé il 20%. Per effetto di questo calo, anche il gasolio e la benzina sarebbero dovuti scendere del 20%, mentre in realtà sono scesi solo del 4,2%". La società chiamata in causa, pertanto, ha "speculato" sul lavoro del tassista, "non provvedendo ad adeguare il prezzo del gasolio alla pompa di benzina". Il tassista chiede al giudice di pace di "ordinare al Governo verifiche e sanzioni che colpiscano la convenuta, che ha contravvenuto alle regole".