Resta in carcere il fisioterapista che accoltellò la moglie

Resta in carcere il fisioterapista che accoltellò la moglie

Lo ha deciso oggi il tribunale del riesame di Ancona, presieduto da Marco Bonivento

Mandolini, presente in aula, è accusato di omicidio volontario aggravato e premeditato. Applicando la misura cautelare, però, il gip non ha riconosciuto la sussistenza della premeditazione. Il difensore, l'avv. Marco Manfredi, aveva chiesto gli arresti domiciliari, sostenendo l'assenza di pericolosità sociale di Mandolini. Secondo il legale non sussisterebbero neanche esigenze cautelari legate a pericolo di reiterazione del reato o di fuga. Il fisioterapista, ha fatto notare Manfredi, ha confessato il delitto, dicendo però che non voleva uccidere l'ex moglie, e continua a ripetere di essere pentito per ciò che ha fatto, malgrado non riesca ancora a spiegarselo.
Il pm Paolo Gubinelli ha già affidato allo psichiatra Pierluigi Andreoni una consulenza per verificare la capacità di intendere e di volere dell'indagato al momento del fatto.