Canigola: «Il fenomeno è purtroppo in continua evoluzione e sempre più capillarmente diffuso»
esseri umani” è stato firmato stamani a palazzo San Filippo dall’assessore provinciale alle Politiche Sociali Licia Canigola e dai rappresentanti di quattro Ambiti Territoriali Sociali. Gli obbiettivi di questo “patto sociale” tra enti, istituzioni e privati sono principalmente quelli di ridurre il disagio e la condizione di vulnerabilità delle persone coinvolte nella prostituzione ed in altri fenomeni di marginalità (quali l’accattonaggio, il grave sfruttamento lavorativo e la migrazione irregolare) e favorirne l’inclusione sociale anche con interventi che abbassino l’allarme sociale nelle comunità locali e ne elevino il senso di responsabilità e di accoglienza. Il documento prevede anche lo sviluppo di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione sul nostro territorio e nei paesi di origine delle vittime attraverso iniziative di raccordo in rete con le realtà locali e lo sviluppo di attività di promozione e cooperazione decentrata.
Il protocollo è stato presentato alla stampa oltre dall’assessore Canigola, dal sindaco di Porto Sant’Elpidio Mario Andrenacci, dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ripatransone Mauro De Angelis (in rappresentanza dell’Ambito Sociale di San Benedetto), dall’assessore alle Politiche Sociali di Castorano Rosanna Cicconi, da Alessandro Ranieri e Luigi Ficcadenti, coordinatori rispettivamente degli Ambiti Sociali di Porto Sant’Elpidio e della Vallata del Tronto, dal presidente e dal coordinatore dell’associazione “On the Road” Roberto Gobbato e Marco Bufo.
“Si tratta di uno strumento importante ed innovativo che mette in campo, in un una logica di rete e di sistema, buone pratiche già sperimentate con successo sul territorio per contrastare un fenomeno complesso, in continua evoluzione e sempre più capillarmente diffuso nei vari contesti territoriali delle Marche - ha dichiarato l’assessore Canigola - un fenomeno che si manifesta come una gravissima violazione di fondamentali diritti umani di minori, donne, uomini e transgender assoggettati a forme di sfruttamento e di violenza fisica e psicologica diversificate, alimentate da organizzazioni criminali che approfittano del desiderio di migliaia di persone a migrare alla ricerca di una vita migliore”.
“Dal 1990 On the Road opera nel campo del contrasto alle forme di sfruttamento della prostituzione – ha spiegato il presidente dell’associazione Gobbato - ma ha esteso il suo raggio di azione anche a molti altri spazi di disagio e di emarginazione lavorando anche in ambito internazionale, tanto che recentemente il nostro coordinatore Marco Bufo è stato nominato membro del Comitato contro la tratta della Commissione Europea”.
Numeri e statistiche degli interventi messi in campo, che danno anche un’idea della dimensione del fenomeno, sono stati illustrati da Marco Bufo . “Dal gennaio 2007 al luglio 2008 sono state 27 (tra cui due minori) le persone vittime di grave sfruttamento e tratta prese in carico dall’associazione. Provenivano da 10 Paesi di 4 continenti. Dal marzo 2000 a novembre 2008, sono stati ben 25.929 le persone contattate dalle nostre unità mobili su strada, 2679 i soggetti che hanno usufruito dei servizi di consulenza psicologica e sociale presso i nostri sportelli di accoglienza che chiamiamo drop-in”.