Ieri pomeriggio le fiamme nel teatro
Un incendio di vaste proporzioni ha praticamente distrutto nel pomeriggio il Teatro 'Nicola Vaccaj', uno dei più bei teatri storici delle Marche, realizzato dall'architetto Giuseppe Lucatelli e inaugurato nel 1797 in un trionfo di stucchi, legno e affreschi. Ancora incerte le cause - all'interno erano in corso lavori di ristrutturazione e consolidamento del tetto - anche se al momento prevale l'ipotesi di un rogo accidentale. Nessuno è rimasto ferito né intossicato, ma per spegnere le fiamme sono dovuti intervenire due elicotteri, uno della Protezione civile e uno dei vigili del fuoco, che hanno effettuato 21 lanci d'acqua e liquido ritardante. Mentre cinque squadre di pompieri, agenti del Corpo forestale dello Stato, volontari della Protezione civile e di Legambiente, cercavano di aver ragione del fuoco via terra, sotto lo sguardo dei tecnici della Soprintendenza. L'allarme è scattato alle 18.
Alle 21 un funzionario dell'assessorato alla Cultura delle Marche ha potuto fare un primo sopralluogo, e ha descritto un quadro desolante: degli affreschi di Lucatelli e Francesco Fontana (autore anche del sipario) e dei 400 posti a sedere resta ben poco. Le fiamme hanno risparmiato solo qualche palchetto e alcune tracce di affresco. Per il resto, si vedono solo crolli, e il 'Vaccaj' sembra ormai un guscio vuoto, al numero 8 nell'omonima piazza. "Mi è sembrato di rivivere il rogo del Teatro Petruzzelli a Bari" ha detto il comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino Eugenio Stangarone, all'epoca in servizio in Puglia, accorso in piazza insieme al sindaco Luciano Ruffini, mezza giunta comunale, e tanti cittadini in pena per il 'loro' teatro perduto. Riaperto al pubblico dopo vent'anni di restauri nel 1985, il teatro, intitolato al musicista tolentinate Nicola Vaccaj, quest'anno aveva chiuso i battenti in anticipo, a febbraio, proprio per via di alcuni segnali di cedimento del tetto, appesantito dalle forti nevicate degli ultimi anni. Avrebbe dovuto essere pronto di nuovo in autunno, per la stagione di prosa, e il Comune aveva affidato i lavori di manutenzione e consolidamento all'impresa edile locale 'Marco Mancini'. Oggi gli operai (sei o sette, già ascoltati dagli investigatori) avevano lavorato alla sostituzione di alcune travi e avviato, sembra, la coibentazione di parte del tetto. Forse una scintilla partita da una fiamma ossidrica ha incendiato il catrame, o magari da un cavo volante è partito un corto circuito, fatto sta che all'improvviso dal tetto ha preso a fuoriuscire del fumo, ed è scattato l'allarme.
Per precauzione un paio di famiglie residenti in uno stabile a ridosso del teatro, fra via Filelfo e via Gramsci, sono state allontanate dalle loro abitazioni, ma in serata erano già rientrate a casa. Non è stato necessario evacuare altre persone, e l'Agenzia regionale per la protezione ambientale ha escluso contaminazioni tossiche dell'aria. Le operazioni di smassamento proseguiranno per tutta la notte, e il teatro verrà posto sotto sequestro, in attesa delle perizie tecniche che la magistratura disporrà.