Longo: «Devono essere istituiti tavoli di concertazione tra i soggetti coinvolti nella vicenda»
per la provincia di Fermo di PmiMarche, associazione piccole e medie imprese Marche, che discende dal soggetto nazionale PmItalia. Dopo mesi di incontri, riunioni e proteste Longo interviene per manifestare la posizione delle Aziende rappresentate dalla sua Associazione. “Il parere dei nostri Associati – afferma Longo -, in primo luogo quelli che operano nell’intero circondario dell’area Eridania-Sadam, è sostanzialmente negativo. La nostra contrarietà muove innanzitutto dalla poca chiarezza da parte del privato su che cosa consista in realtà questa centrale a biomasse e quali siano i rischi e le problematiche che a breve e lungo termine possano discendere dall’istallazione dell’impianto. Altrettanto disappunto poi lo esprimiamo sulla scelta di costruire questa centrale nei pressi di una zona artigianale, convinti del innegabile danno, quantomeno d’immagine, senza nemmeno voler considerare quello ambientale”.
“Siamo fermamente convinti della necessità di riconvertire un sito industriale importante come quello dell’Eridania-Sadam ma riteniamo che in merito alla trasformazione debbano essere istituiti dei tavoli di concertazione tra i vari soggetti coinvolti nella vicenda, partendo dall’assunto che i presupposti di detta operazione non possono che essere le istanze dei vari Comuni, in primis quello di Fermo, la tutela dell'ambiente e il reinserimento lavorativo dei dipendenti della Eridiana-Sadam”.
“Il nostro augurio, ma anche la nostra speranza – conclude l’esponente di PmiMarche - è che sulla vicenda della centrale, come su quella della riconversione dell’Eridiana-Sadam, come per altre vicissitudini, venga richiesto e preso in considerazione il parere delle piccole e medie imprese del Fermano, incluse quelle riunite nella nostra Associazione. Le pmi, che costituiscono attualmente e storicamente la vera colonna vertebra dell’economia territoriale del Fermano, anche e soprattutto in questo momento che si battono contro la crisi dei mercati, non possono non essere interpellate in vicende determinanti per il futuro del nostro territorio”.