UilP: aumentano i costi dei conti correnti bancari

UilP: aumentano i costi dei conti correnti bancari

«Si tratta di una nuova “mazzata” che colpirà i cittadini italiani»

comunicazione avente per oggetto “proposta di modifica unilaterale del contratto”.
Nella comunicazione si rende noto che in “considerazione del tasso di inflazione indicato dall’ISTAT per il biennio maggio 2006/maggio2008, variazione del 5%, con decorrenza dal 25 agosto 2008, verranno modificate le condizioni economiche del rapporto di conto corrente aumentando del 5%  i seguenti oneri sul conto corrente: costo per operazione, spese di tenuta conto, spese invio comunicazioni di trasparenza, spese invio estratto conto, commissioni addebito disposizioni ripetitive, commissioni per assegni protestati, insoluti, addebito rid passivi”.
Ovviamente come UIL Pensionati di Ascoli Piceno non vogliamo entrare nel merito della legittimità della decisione (ogni cliente ha la facoltà di recessione del contratto entro 60 gg) né nel calcolo di riferimento utilizzato per l’aumento, vogliamo solo porre una questione etica se è opportuno, in un momento di grande difficoltà economiche delle famiglie italiane (vedi crisi dei mutui, aumenti indiscriminati di tutti i beni di prima necessità, prezzi e tariffe, incremento dei crediti in sofferenza) procedere a tale aumento.
Si tratta di una nuova “mazzata” che colpirà i cittadini italiani.
Vogliamo inoltre ricordare che le pensioni dei cittadini italiani nel 2008 hanno subito un aumento del 1,6% (in soldini per una pensione minima l’incremnenbto è stato di 6,97 euro al mese; per le pensioni fino ad euro 2180,70 l’incremento è stato di euro 34,98 euro al mese lorde. Le pensioni sociali sono aumentate di 5,13 euro al mese.
Lo stesso Governo ha stabilito che il Tasso d’inflazione programmata (TIP) debba essere del 1,6% per il 2005, del 1,7% per il 2006 e del 2% per il triennio 2007/11.
R
icordiamo che su questo TIP vengono effettuati i calcoli per gli incrementi salariali dei rinnovi dei contratti nazionali di lavoro (nel settore industriale l’incremento medio lordo mensile a regime negoziato è stato di circa 120/150 euro al mese).
Non ci sembra inoltre che le banche hanno uguale solerzia e tempestività nell’aggiornare i valori dei tassi a credito dei clienti (parliamo di tassi che nelle migliore ipotesi valgono max lo 0,5% - ci vorrebbe, forse, una giacenza media di conto corrente di oltre 25.000 euro, annui, affinché gli interessi attivi possano compensare le spese di tenuta conto – non ci risulta che le giacenze medie dei cittadini italiani ed in particolare dei pensionati siano tali).
Inoltre vogliamo sperare che a questo incremento, ribadiamo eticamente incomprensibile, possano corrispondere servizi bancari adeguati e di qualità cosa che non ci risulta essere. Proviamo ad effettuare un’operazione bancaria alla Carisap e vediamo quanto tempo occorre; quante sono le persone “arrabbiate”, a causa di  una o due casse al massimo, aperte.
Ancora una volta ci sembra che venga scaricato sul cittadino, il lavoratore, sulla parte più debole, le problematiche del sistema Italia e ciò in barba alla sventolata efficienza, competitività, contenimento dei costi, difesa del consumatore (come direbbe una nota pubblicità di telefonia “bla, bla, bla…")».