Prevista la riduzione del numero dei dipendenti di supporto impiegati in attività non istituzionali
italiani, in una lettera inviata a Federparchi e a tutte le aree protette nazionali. Il decreto prevede la riduzione del numero dei dipendenti di supporto impiegati in attività non istituzionali, e il taglio dei fondi per la contrattazione integrativa.
Misure che secondo l'ente dei Sibillini «potrebbero facilmente tradursi in una vera e propria paralisi dell'attività istituzionale dei parchi, con pesantissime ripercussioni sulla conservazione della natura e sulla promozione del territorio, ed evidenti risvolti negativi sulle economie locali».