Sarebbero state coinvolte varie società milanesi e di altre città italiane
affrontato un complesso piano di riassetto societario, curato da uno studio di consulenza milanese, la Mythos Arké, già noto per un'indagine della procura di Milano.
Secondo il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Pesaro, che ha denunciato il presidente della società di engineering per dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, il gruppo avrebbe condotto una serie di operazioni straordinarie concatenate, per poter eludere il fisco: fusioni, scissioni, incorporazioni, affitto di rami d'azienda, vendita della nuda proprietà di azioni, cessione temporanea di diritti di opzione, e, inoltre, l'emissione di un prestito obbligazionario e la rivalutazione dei beni patrimoniali. Sempre stando alle Fiamme gialle, nel riassetto sarebbero state coinvolte varie società milanesi e di altre città italiane, non immediatamente riconducibili a quella sotto inchiesta, ma utilizzate per le diverse transazioni. L'Agenzia delle entrate, cui la Gdf ha trasmesso un rapporto articolato, può ora contestare alla società di Pesaro costi indebitamente dedotti a titolo di canoni d'affitto d'azienda e interessi passivi su prestiti obbligazionari per 40 milioni di euro, più 700 mila euro di Iva indebitamente detratta