Curcio ad Ascoli, sit-in dei giovani del PDL

Curcio ad Ascoli, sit-in dei giovani del PDL

All'incontro di domani anche Berardi, presidente Associazione vittime del terrorismo

«In questo modo - dice Castelli - vogliamo rispondere all'appello del presidente della Repubblica che lo scorso 9 maggio, in occasione della giornata della memoria per le vittime del terrorismo, ha richiamato il dovere collettivo di non dimenticare coloro che sono stati colpiti dal piombo brigatista».
«Il sit in - spiega il consigliere - non sarà diretto a impedire la parola a qualcuno. Vogliamo al contrario affermare le ragioni della democrazia e della convivenza civile nello stesso momento in cui in una pubblica sala risuoneranno le parole di un uomo che ha teorizzato e praticato la soppressione della vita altrui come mezzo di lotta politica. Di questo - conclude Castelli - Curcio, condannato l'1 luglio 1992 in via definitiva dalla Cassazione per l'omicidio di due militanti della destra padovana, non si è mai pentito. E neanche dissociato».

Contro la presenza di Curcio si schiera anche l'Unione sindacale di polizia (Usp)
Secondo l'Usp si tratta di «un convegno di stampo decisamente vetero-comunista, a parte il fatto che, con l'occasione, l'ex fondatore delle Br proporrà ai convenuti l'acquisto della sua fatica letteraria, tanto per autofinanziarsi». Per il sindacato di polizia, è stato ignorato l'appello del presidente della Repubblica, «con le ragioni di ordine morale che hanno caratterizzato l'appello stesso, senz'altro frutto del buon senso e di costruttiva presa di coscienza di una ormai radicata realtà all'interno di tutte le fasce sociali del popolo italiano, che intende chiudere per sempre con gli autori dei sanguinosi episodi degli 'anni di piombo'». «Condividiamo - conclude l'Usp - lo spirito delle manifestazioni promosse per l'occasione dalle forze politiche del centro destra, cui intendiamo partecipare con alto senso di responsabilità e con lo stesso spirito che informa il nostro dovere quotidiano a tutela della sicurezza di tutti i cittadini».
  

Al convegno anche Berardi, presidente Associazione vittime del terrorismo
Bruno Berardi, figlio del maresciallo Rosario, ucciso dalle Br a Torino, e presidente dell'Associazione nazionale vittime del terrorismo, aderisce alla protesta contro la visita di Curcio ad Ascoli e sarà presente al convegno. Lo rende noto il consigliere regionale di An Guido Castelli «L'esibizionismo mediatico che accompagna l'ennesimo comparsata di Curcio nella nostra provincia - commenta Castelli - è offensiva per tutti. Ma soprattutto per coloro che a causa del terrorismo hanno subito lutti e dolore, a cominciare dai familiari delle vittime.
Duole constatare - aggiunge Castelli - come i protagonisti e i responsabili degli anni di piombo vengano accolti come 'star' dagli esponenti di un partito che ha governato l'Italia fino a tre mesi fa e che ancora guida la Provincia. In circostanze come queste non va dimenticato che la scia lasciata dalle Br nella nostra regione (e segnatamente nella nostra provincia) è stata particolarmente sanguinosa. La vicenda di Roberto Peci consumatasi a San Benedetto ma anche gli attentati perpetrati ai danni di politici e sedi di partito in tutta la Regione costituiscono - conclude - i tratti salienti di una vicenda che è utile e interessante indagare in profondità».