Città sommerse contesta la decisione "politica" e non "tecnica" dal dirigente Libetti
ospitare Renato Curcio per presentare il suo ultimo libro 'I dannati del lavoro'. L'incontro con l'ex fondatore delle Br però si terrà ugualmente, nella sede del Sindacato dei Lavoratori. A dare la notizia è stato il referente dell'associazione Massimo Martelli. «La decisione che mi è stata comunicata poco fa dalla Provincia di Ascoli è grave - ha detto - ma Curcio parlerà lo stesso, alla stessa ora, le 17:30, nel sala del Sindacato dei Lavoratori di via Dino Angelini». La motivazione addotta dal dirigente del Servizio economico finanziario, cui il presidente della Provincia Massimo Rossi aveva delegato la pratica, fa riferimento ad un ordine del giorno presentato dal consigliere provinciale del Pdl Vittorio Crescenzi e da quello regionale Guido Castelli, che si opponevano alla concessione della sala ex Tornasacco. Ordine del giorno poi approvato dal consiglio provinciale.
Città sommerse contesta la decisione "politica" e non "tecnica" assunta dal dirigente del Servizio economico e finanziario della Provincia Eros Libetti, cui il presidente Massimo Rossi aveva delegato il caso. Libetti, si legge in una nota di Città sommerse, ha detto no «in considerazione dell'orientamento espresso dal Consiglio provinciale» su invito del Pdl, e di una comunicazione della direzione generale della Provincia. Ma l'art. 1 del «Regolamento per l'uso dei locali di proprietà provinciale - eccepisce l'associazione - impone solo di salvaguardare il decoro dei locali, predeterminando la tipologia delle manifestazioni che in essi possono svolgersi anche ai fini di preservare gli immobili e le cose da deterioramenti per incuria, cattivo uso, atti vandalici». E poi, incalza Città sommerse, se Curcio non va bene, «vanno forse bene gli incontri che, sempre ad Ascoli Piceno, hanno visto protagonisti l'ex estremista nero Luigi Ciavardini, il giornalista dei servizi segreti Renato Farina, il leader di Forza Nuova Roberto Fiore?». Quanto al sen. del Pdl Domenico Gramazio, che aveva chiesto al ministro Maroni di vietare l'iniziativa, Città sommerse ricorda il suo passato di leader del Msi romano.
«Curcio - ribadisce Martelli - viene ad Ascoli in veste di sociologo. Se questo va bene o no non era un problema della Provincia, ma eventualmente della magistratura. In ogni caso mi sembra che abbia pagato per le sue colpe. Averci negato la sala - conclude - è un fatto grave per la stessa democrazia. Valuteremo in seguito gli eventuali danni organizzativi e sociali derivanti da un tale modo di procedere rivolgendoci agli organi istituzionali competenti».