Considerando la frequenza di lettura emerge che il 20% legge tutti i giorni, il 33,3% una o più volte la settima e il 20% più raramente. Il 32,5% dei lettori legge da uno a tre libri, il 23,8 da quattro a sei ed il 21,9% da sette a dodici. Per quanto riguarda il genere del libro, i più gettonati da oltre il 50% dei lettori sono romanzi, racconti, poesia e teatro di autori italiani, gli stessi generi ma di scrittori stranieri sono scelti dal 41,7%, seguono guide turistiche (25,7%), umoristici (25%), libri di scienze sociali o umane, filosofia, politica (24,8%), gialli e noir (21,6%), hobby e tempo libero (13,5%), romanzi rosa (13,2%), libri sulla salute, sulla gravidanza e sul bambino (12,3%), libri di attualità (12,5%), religione (12,2%), arte (10,3%), fantasy horror (10,1%), libri di scienze naturali, esatte, applicate, di tecnica ecc. (9,8%), libri di informatica (9,3%), astrologia, magia ed essoterismo (4,6%) e musica (3,6%). Questo quanto emerge da un’indagine svolta dall’Istat i cui dati per la regione Marche sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V.
Non esiste un modo prevalente nell’acquisizione del libro da leggere; ad acquistarlo in una libreria al di fuori dei centri commerciali è il 18,1%. Seguono a brevissima distanza coloro che lo prendono in casa (17,5%), quelli che lo hanno ricevuto in regalo (15,3%), che lo hanno acquistato all’interno di un centro commerciale (13,2%) o che lo hanno avuto in prestito da un amico o da un parente (10,1%). Risultano più basse, anche se non trascurabili, le percentuali relative ai lettori che hanno acquistato l’ultimo libro letto con un periodico o un quotidiano (7,7%), lo hanno preso in prestito in biblioteca (4,3%), lo hanno comprato presso un’edicola fuori dai centri commerciali (3,8%). Appare residuale il numero di lettori che hanno acquistato l’ultimo libro letto per corrispondenza (1,7%), in cartolerie, cartolibrerie (1,7%), in un supermercato o grande magazzino al di fuori dai centri commerciali (1,6%), su una bancarella, fiera, vendita in piazza (0,3%), preso in prestito sul posto di lavoro (0,3%) o prelevato gratuitamente su Internet (0,1%).
I libri acquistati con periodici o quotidiani e i libri supereconomici riscuotono particolare interesse tra i lettori nel tempo libero (rispettivamente il 39,7% e il 34,5% dei lettori). Le persone che leggono per motivi professionali o scolastici sono rispettivamente l’8,5% e il 9,9%. Considerando, infine, il numero di libri letti si rileva che il 58,4% delle persone che leggono per motivi professionali ha letto al massimo tre libri, il 18,4% da quattro a sei, il 13,1% da sette a dodici e oltre il 6% più di dodici libri (un numero di libri di gran lunga inferiore a chi legge libri nel tempo libero). Come per i libri professionali, la maggior parte dei lettori per motivi scolastici ha letto al massimo tre libri (50,2%), il 19,3% ne ha letti da quattro a sei, il 16% da sette a dodici e oltre il 4% più di dodici. Nel 2006 circa l’80 % delle famiglie dichiara di possedere libri in casa: il 14,3% delle famiglie marchigiane possiede in casa al massimo 100 libri (l’11,9% fino a 25 libri, oltre il 20% da 26 a 100 libri), più del 20% dichiara di possederne più di 100, mentre il 13,8% dichiara di non possederne (pari a 178mila famiglie). E’ meno diffuso il possesso di enciclopedie su Cd-Rom o DVD: il 10,8% ne possiede una, il 4,5% due e il 2,4% tre o più), mentre il restante 82,2% non ne possiede alcuna. Il 22,5% della popolazione di 11 anni e più dichiara di essere stata in biblioteca 10 o più volte, il 6,9% 6-9 volte e quasi il 30% 1-5 volte. Le motivazioni che spingono maggiormente le persone ad andare in biblioteca sono: raccogliere informazioni generali o bibliografiche (52,4%), leggere e studiare (51,3%),prendere in prestito libri (48,7%), e, in misura minore, consultare cataloghi (9,7%), prendere in prestito materiale audio-visivo (5,4%), prendere in prestito quotidiani, riviste o altro materiale stampato (4,6%).
Il QUADRO NAZIONALE
Stilando un quadro a livello nazionale emerge che nel 2006 il 60,5% della popolazione di 6 anni e più (pari a 33 milioni e 351mila persone) ha letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi. Le donne leggono più degli uomini: le lettrici sono infatti il 65% rispetto al 55,8% dei lettori. La quota di lettori è superiore al 70% dagli 11 ai 24 anni, con un picco tra i 15-17enni (76,3%), e decresce all’aumentare dell’età. Tale quota è comunque superiore al 60% fino ai 59 anni e diminuisce drasticamente solo tra le persone di 65-74 anni (44,5%) e tra gli ultra settantacinquenni (28,3%). Le differenze di genere sono presenti nelle età giovani e centrali (da 11 a 64 anni) e raggiungono il massimo tra 18 e 24 anni, con una differenza di 20 punti percentuali a favore delle donne. Il titolo di studio posseduto influisce fortemente sui livelli di lettura: si va da un massimo del 91% tra i laureati ad un minimo del 40,1% tra chi possiede una licenza elementare o non ha nessun titolo di studio. Le differenze si mantengono costanti anche a parità di età. Livelli di lettura superiori alla media si evidenziano tra dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (79,1%), direttivi quadri e impiegati (80,4%), e, ovviamente, studenti (82,1%). Al contrario, i più bassi livelli di lettura si ritrovano tra i ritirati dal lavoro (44,4%), gli operai (53,4%) e le casalinghe (54,9%). Considerando gli occupati i livelli più alti di lettura si evidenziano tra i direttivi, i quadri e gli impiegati mentre i più bassi si ritrovano tra gli operai (53,4%).