Fondazione e volontariato, insieme per la comunità

Fondazione e volontariato, insieme per la comunità

Marini Marini: «Col mondo del volontariato, per la realizzazione di progetti concreti»

L'iniziativa si è tenuta ieri presso l'auditorium della Carisap, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio Ascoli, in occasione della VIII giornata della Fondazione e coordinata da Enrico Castelli, vicedirettore Rai Tg1.
«Il mondo del volontariato - ha proseguito Sabbatini - negli ultimi tempi è cresciuto alla grande, non solo in termini di quantità, ma anche nell'ambito della qualità e la professionalità. In base alla Legge quadro 266/91 le Fondazioni devono versare una quota di denaro alle organizzazioni di volontariato, ma ciò viene comunque fatto con spirito di gratuità». «L'impegno della Fondazione - ha aggiunto Massimo Valentini, presidente Compagnia delle Opere Marche sud - ci dà la consapevolezza del ruolo del Terzo settore nel nostro territorio, dove la realtà del volontariato è impressionante in quanto a partecipazione e potenziale».
«La Fondazione di Ascoli - ha affermato il presidente Vincenzo Marini Marini - rappresenta un valore aggiunto per la nostra comunità, opera in collaborazione col mondo del volontariato, per la realizzazione di progetti concreti che si traducono in servizi, attenzione alle persone e crescita socio-culturale della nostra comunità».
«Al di là degli orientamenti ideologici di ciascun analista - ha dichiarato l'assessore provinciale alla Cultura, Olimpia Gobbi - è ormai universalmente riconosciuto il ruolo centrale che oggi hanno assunto le comunità locali. L'Ente locale si dimostra utile affinché il protagonismo dei cittadini non sia solo marginale, e posizionandosi a metà strada tra le parti, facilita i rapporti e il raggiungimento di obiettivi tangibili».
All'incontro ha partecipato anche il presidente CCIA di Ascoli, Enio Gibellieri, il quale ha ricordato «quando insieme al compianto dottor Wolfango Zappasodi, primario dell'ospedale Mazzoni, con il Calcit acquistavamo materiale tecnico utile alle strutture ospedaliere. Ottenere un reparto di Anatomia patologica - ha detto Gibellieri - fu, all'epoca, un enorme risultato».