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Ecomafia, 2 reati ambientali al giorno nelle Marche
Quarchioni: «Ancora troppa criminalità nella nostra regione»
in Italia crescono in maniera preoccupante. Crescono in particolare gli incendi boschivi dolosi e gli illeciti accertati nei cicli del cemento e dei rifiuti. Lo scorso hanno sono stati 2 al giorno i reati commessi solamente nelle Marche. In Italia 83 al giorno, oltre 3 all'ora. Storie e numeri aggiornati sul malaffare ambientale sono riportati in Ecomafia 2008, l’annuale rapporto di Legambiente presentato ieri a Roma da Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Ermete Realacci, ministro dell’Ambiente del governo ombra del PD, Enrico Fontana, responsabile Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente.
Il bilancio dell’anno appena trascorso descritto nel Rapporto Ecomafia evidenzia il numero degli illeciti accertati in Italia dalle forze dell’ordine nel corso del 2007 (30.124 di cui 737 nelle Marche), il 27,3% in più rispetto al 2006; le persone denunciate 22.069 (di cui 723 nelle Marche), con un incremento del 9,7%; i sequestri effettuati 9.074 (più 19% rispetto al 2006- 322 nella nostra regione). La Campania occupa stabilmente il primo posto nella classifica dell’illegalità ambientale, seguita dalla Calabria. In queste due regioni si concentra il 30% degli illeciti registrati in tutta Italia. Al terzo posto si trova la Puglia, seguita dal Lazio e dalla Sicilia. La prima regione del Nord come numero di infrazioni è la Liguria. Troviamo le Marche stabilmente al 15° gradino della classifica. «Ancona troppi sono i reati ambientali nella nostra regione - ha commentato il Presidente di Legambiente Marche Luigino Quarchioni - con una media di 2 reati al giorno. Il rischio è elevato soprattutto nell'illegalità del ciclo dei rifiuti (da noi in netto aumento) per cui sono urgenti maggiori controlli che oltre a colpire i 'furbi' servano anche a disincentivare i malintenzionati. Ma alle istituzioni oltre che verso l'illegalità chiediamo una maggiore attenzione sul fronte della legalità perchè ogni anno certe scelte politiche aumentano la cementificazione con piani regolatori che prevedono nuovi centri commerciali, strade e villaggi turistici e quindi consumo di territorio Si sta davvero esagerando nel mettere a rischio il capitale più importante che abbiam: il paesaggio».
I reati accertati dalle forze dell’ordine nel 2007 per violazione alla normativa sui rifiuti sono oltre 4800 (216 nelle Marche), il 36% dei quali commessi nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. Per illegalità nel ciclo dei rifiuti è sempre in testa la Campania. Un balzo in avanti colloca, invece, il Veneto al secondo posto (era sesto lo scorso anno), confermando lo spostamento verso nord del baricentro di questi traffici, non solo come zona di procacciamento degli scarti industriali smaltiti illegalmente nelle regioni centrali e meridionali d’Italia ma anche come sito finale. La Puglia mantiene saldamente il terzo posto dello scorso anno, e il foggiano si conferma una terra dove si scaricano illegalmente nei terreni agricoli i rifiuti prodotti dal centro nord, scorie sempre più spesso spacciate per compost. Nella classifica avanzano purtroppo le Marche raggiungendo l'11° posizione.
Sul fronte del ciclo illegale del cemento, cresce il numero d’infrazioni accertate dalle forze dell’ordine (7.978, il 13% in più rispetto al 2006-221 nelle Marche), quello delle persone denunciate (10.074- Nelle Marche 337) e dei sequestri (2.240- nelle Marche 53).
Il ciclo rimane segnato da profondi fenomeni d’illegalità, in particolare per quanto riguarda le attività estrattive, spalmate su tutto il territorio nazionale. Per l’abusivismo edilizio, le stime del Cresme parlano per il 2007 di 28.000 case costruite illegalmente contro le 30.000 del 2006 e le 32.000 del 2005. L’impegno a non promulgare mai più condoni edilizi, insieme a qualche demolizione in più, ha ridotto la pressione del mattone selvaggio. Fortunatamente le Marche sono in controtendenza con 221 infrazioni accertate (13° posizione).
Per divulgare il rapporto Ecomafia e portarlo in mezzo alla gente, parte quest’anno da Riccione il 6 giugno in occasione del premio Ilaria Alpi il No Ecomafia tour. Dodici tappe in giro per l’Italia (e una a Bruxelles) per parlare di criminalità ambientale e sollecitare una sempre maggiore collaborazione di cittadini e istituzioni.