Muratore cade da sei metri e muore davanti al figlio

Muratore cade da sei metri e muore davanti al figlio

Nell'impatto con il terreno l'uomo ha battuto violentemente il torace su un tubo di ferro

un'impalcatura alta sei metri. Nel cantiere lavorava anche uno dei suoi quattro figli, che è stato fra i primi a soccorrere il padre, senza poter far niente per salvarlo. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco l'incidente è avvenuto all'ora di pranzo, nel cantiere di due villette bifamiliari in costruzione. Guida, trasferitosi dalla Sicilia nelle Marche, a Monte San Vito, per lavorare, era salito su un'impalcatura esterna, quando, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è precipitato nel vuoto.
Nell'impatto con il terreno ha battuto violentemente il torace su un tubo di ferro, e questo gli è stato fatale. Il muratore è morto prima ancora che arrivassero i soccorsi: l'eliambulanza del 118, i pompieri, e poi i carabinieri e gli ispettori della Zona Asur. Strazianti le grida del figlio, alla vista del genitore senza vita. Guida lavorava per conto di un'azienda subappaltatrice, la Ca.Gi, che ha sede legale a Palermo. Saranno gli accertamenti dell'Ispettorato del lavoro e dell'autorità giudiziaria a stabilire se il cantiere fosse in regola con le norme di sicurezza, e se il muratore indossasse casco e imbragatura.

Disposto il sequestro del cantiere
La procura della Repubblica di Ancona ha disposto il sequestro del cantiere di via Serra a San Marcello, dopo l'incidente. Il pm ha anche ordinato l'autopsia. I carabinieri e gli ispettori dell'Asur intanto stanno raccogliendo le testimonianze del figlio ventinovenne di Guida, (padre anche di tre ragazze), del genero e di un terzo operaio, componenti, stando ad alcune testimonianze, della stessa squadra. La dinamica dell'incidente è ancora da chiarire. Secondo una prima versione, sembra che verso le 13, Guida, il figlio e i compagni stessero scendendo dall'impalcatura per andare a pranzo. Gli altri si sarebbero calati da lati diversi dell'edificio, serviti da scale. Santino Guida invece - l'unico che di solito pranzava a casa, a Borghetto di Monte San Vito e non al bar - sarebbe sceso dal versante privo di gradini. Forse ha perso l'equilibrio, o forse si è sentito male, non si sa. Quando i compagni hanno raggiunto il piano terra lo hanno chiamato, senza avere risposta. Poi la tragica scoperta.