Caldaie, si abbattono i costi di manutenzione

Caldaie, si abbattono i costi di manutenzione

Spacca: «Così si va incontro alle esigenze di semplificazione e di risparmio delle famiglie»

marchigiane grazie alla nuova legge regionale in materia di controllo degli impianti termici degli edifici, approvata all’unanimità il 20 maggio scorso dal Consiglio regionale.
“Questa legge – ha commentato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – viene incontro alle esigenze di semplificazione e di risparmio delle famiglie. Era un provvedimento molto atteso che risponde a molteplici esigenze. Procedure meno complesse, unite a un significativo abbattimento dei costi, sono il segno di una pubblica amministrazione vicina ai cittadini e alle imprese”.Finalità di questa legge è promuovere il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici mediante le attività di accertamento e controllo degli impianti. La nuova normativa contribuirà all’armonizzazione delle procedure di controllo e manutenzione finalizzate all’efficienza degli impianti e ad eliminare aggravi di spesa per i cittadini ed eccessive incombenze burocratiche.
Altro aspetto positivo, il fatto che d’ora in poi le procedure di verifica e controllo saranno unitarie in tutta la regione. In pratica, basterà ora una semplice autocertificazione gratuita da parte delle famiglie che attesti l’avvenuto controllo da parte della ditta manutentrice. Questa, a sua volta provvederà ad applicare un bollino verde, anche questo a costo zero, sul modulo che attesta l’avvenuto controllo. E’ affidato alle Province e ai Comuni con più di 40 mila abitanti il compito di avviare le verifiche gratuite, con ispezioni per almeno il 5% degli impianti presenti, a partire da quelli non autocertificati che accertino la rispondenza delle condizioni di esercizio e manutenzione degli impianti. Nel caso di assenza di bollino verde, il costo della verifica sarà a carico nel manutentore.
Inoltre, le ispezioni sugli impianti domestici (di potenza inferiore ai 35 Kw) andranno eseguite non più ogni due anni ma ogni quattro, mentre quelle sugli impianti industriali (di potenza maggiore o uguale a 35 Kw) ogni due anni e non più annualmente.