Quattordici corsisti provenienti da Oristano sono rimasti due settimane nel Piceno
per i servizi di custodia e manutenzione presso siti archeologici, musei, aree culturali-ambientali valorizzate” è stato illustrato stamane a Palazzo San Filippo. Si tratta, infatti, del terzo appuntamento, dopo quelli tenutesi con gli operatori di Nuoro e di Cagliari, del progetto Parnaso: iniziativa finanziata dai Fondi Sociali Europei del P.O.R. 2000/2006 e promossa dalla Provincia in collaborazione con lo “IAL” e la regione Sardegna.
All’incontro con la stampa, introdotto da Andrea Mora responsabile della cooperativa “Idrea” curatrice dell’azione formativa, hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori provinciali alla Formazione professionale Emidio Mandozzi e al Turismo Avelio Marini, l’assessore all’Ambiente del comune di Spinetoli Luigi Silvestri, il dirigente provinciale del Servizio Parchi e Turismo Domenico Vagnoni, il funzionario dell’Ente Olga Silvestri e Simona Massari in rappresentanza dell’ufficio “Arte sacra e beni culturali” della Diocesi di Ascoli.
Nel corso delle due settimane di permanenza nel Piceno i corsisti, provenienti dalla provincia di Oristano (tra cui la meravigliosa Tarros sede di uno dei più antichi insediamenti fenici in Italia), hanno potuto apprezzare le bellezze monumentali e paesaggistiche del Piceno realizzando al termine del corso un elaborato ricco di spunti di approfondimento e con qualche utile suggerimento su cui riflettere.
Tra i momenti più significativi del periodo di formazione, frutto della sinergia tra la cooperativa “Idrea”, la Provincia, i Comuni del territorio coinvolti nel progetto, la Sovrintendenza Archeologica delle Marche e la Curia vescovile di Ascoli, sono stati l’incontro con l’equipe dell’istituendo Parco Marino del Piceno, il museo Ittico di San Benedetto e la visita nell’area naturalistica della Sentina di Porto d’Ascoli. Nel corso del programma denso di eventi gli allievi hanno potuto, inoltre, ammirare la necropoli longobarda di Castel Trosino, il laboratorio didattico di ecologia di Cupra Marittima, il centro di educazione ambientale “Oasi la valle” di Spinetoli, le bellezze monumentali di Ascoli, Offida e Fermo, il museo archeologico della “Civiltà contadina” di Ripatransone, il centro medioevale di Torre di Palme, la darsena turistica di Porto San Giorgio, l’antica bottega artigiana del “cocciaio e il museo della ceramica tradizionale di Montottone.
“Turismo, cultura e occupazione rappresentano alcuni dei cardini dell’azione dell’Ente – ha sottolineato l’assessore Marini – in questa prospettiva risulta strategico non solo incentivare il dialogo tra il settore pubblico e il privato per la valorizzazione dei beni artistici e naturali del territorio ma anche, attraverso l’operatività e l’uso di nuovi strumenti, far crescere ulteriormente l’arte dell’accoglienza e del saper fare”. “E’ fondamentale che due regioni ricche di storia e di bellezze naturali e artistiche come le Marche e la Sardegna - ha commentato l’assessore Mandozzi – collaborino insieme per promuovere i loro paesaggi e le loro eccellenze. Si tratta di una preziosa sinergia – ha proseguito Mandozzi – che, anche al contributo dei Fondi europei, permetterà di soddisfare il crescente bisogno di lavoro con la creazione di nuove figure professionali in grado di operare al meglio per soddisfare le esigenze del territorio”.
“Visto il grande successo dell’iniziativa e dell’alto numero di richieste pervenute – ha dichiarato Andrea Mora della cooperativa “Idrea” – a settembre, probabilmente, non solo verrà ospitata una quarta delegazione di operatori sardi in occasione della “Festa del Mare”, ma anche una delegazione di operatori del Piceno volerà alla volta della Sardegna per intensificare questo scambio di conoscenze e di saperi tra le due realtà”.